“Se la notte non cambierà pensieri e parole, Roberto De Zerbi guiderà il Palermo anche contro il Milan. «La squadra ha fatto una buona partita, il tecnico non andrà via. Con il recupero di altri titolari, arriverà la svolta. Già col Milan«. Parole di Maurizio Zamparini. Il mangia-allenatori non vuole bruciare la sua scommessa. Anche il d.s. Daniele Faggiano è sulla stessa lunghezza d’onda. C’è voglia di dare tempo e fiducia al tecnico che sembra non ascoltare le rassicurazioni che filtrano dalla società. «Non so se avrò il tempo di vedere sbocciare il mio Palermo. Sento dire da tutti che ci sono colleghi già contattati e che sono a rischio. Sono pronto a tutto, ma sono fiducioso delle reali potenziali della squadra. Ho fatto i complimenti ai miei ragazzi. Se si gioca così alla fine ci salveremo».
UN FILO DI VOCE «Le critiche? Non mi sorprendono. So solo che io e il mio staff lavoriamo sodo, abbiamo la squadra che ci segue. Col Cagliari non era facile. Ma ce la siamo giocata fino alla fine». Nel cuore della notte Roberto De Zerbi ha un filo di voce. Il Sant’Elia certifica la quarta sconfitta di fila del Palermo. I siciliani non mollano. Il tecnico è l’icona della caparbietà. «I gol subiti? Mi dispiace molto di più per quelli non fatti, è più facile allenare la squadra per non subirli che non per realizzarli. Abbiamo trovato una squadra che in casa ha perso con la Fiorentina dopo un filotto molto importante. Il Cagliari ha qualità, anche se veniva da due sconfitte, e grandi giocatori». L’allenatore allarga gli scenari. «La squadra di Rastelli viene da una stagione in cui ha potuto affinare manovra e organizzazione. Il Palermo? Non abbiamo sofferto. Ma mi sarei aspettato più convinzione nell’attaccare la porta e sugli esterni. E forse, sarebbe stata utile anche qualche iniziativa personale».
LA CLASSIFICA PIANGE Domenica si gioca in casa con il Milan di Montella. Si riannoda il nastro. «Cerco di dare al collettivo le qualità dei singoli, ma devo esaltare la forza di giocatori come Embalo, Quaison, Diamanti quando è entrato, di Rispoli e Aleesami». Il quesito sulle voci di esonero, le pressioni dell’ambiente De Zerbi le liquida con un mezzo sorriso: «So che i risultati determinano tutto, anche i progetti di lavoro». E le abitudini di Zamparini? «Non so se merito altro tempo. So che stiamo dando il massimo. Poi, è ovvio che siamo tutti giudicabili». Flemma e tempra da combattente. «Vivo bene le pressioni, so come funziona. Ho 37 anni e conto di allenare fino a 70. Ma non so se ci arrivo perché vado a cento all’ora. Vedremo, sono contento di quel che sto facendo ed ho la coscienza a posto»“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.