Gazzetta dello Sport: “Zamparini provoca: «Palermo salvo»; Il Carpi: «Vediamo»; Il Verona s’indigna. Il rosanero: «La polemica è servita…»”
“Palermo Verona e Udinese Carpi. L’ultima mano salvezza si gioca su due campi, anzi su due tavoli, sempre ricoperti da un tappeto verde. Perché mai come quest’anno la permanenza in Serie A assomiglia a una partita di poker. Seduti con le carte in mano quattro presidenti. Due hanno «passato»: Pozzo dell’Udinese è andato «in pari», salvandosi domenica scorsa, mentre Setti del Verona già qualche mano fa aveva finito la posta retrocedendo in B. Gli altri due, Zamparini del Palermo e Bonacini del Carpi, si giocano tutto. Le mani sono lunghe, durano anche un’intera settimana e ieri nell’ultima ai microfoni di Radio Anch’io il rosanero ha aperto il gioco con un bluff: «Ringrazio i miei calciatori e l’allenatore Ballardini per la salvezza ottenuta», spiegando di avere «furbescamente» polemizzato col mondo arbitrale e alzato un po’ di polvere «per fare in modo che i direttori di gara delle ultime di campionato fossero i migliori e i più in forma». RILANCI Il botta e risposta ZampariniBonacini si è prolungato per tutta la giornata in una gara al rilancio che ha coinvolto anche Setti sollecitato dal patron del Carpi («Mi piacerebbe vedere che domenica, a Palermo, il Verona giocasse come ha giocato col Milan e con la Juve»). «So e sappiamo bene cosa fare e l’Hellas onorerà il suo percorso come ha sempre fatto», ha tuonato il numero uno degli scaligeri. «Non accettiamo lezioni di fair play da nessuno. Siamo retrocessi e sappiamo che siamo stati artefici del nostro destino e non abbiamo mai guardato in casa d’altri né tantomeno, pur avendone come tanti avuto l’opportunità di farlo, dubitato di qualcuno. Invitiamo quindi tutti gli altri a farlo, facendo parlare solo il campo». Ancora Zamparini poi non è andato tanto per il sottile estendendo il segnale d’attenzione anche alla gara degli emiliani. «Ho fatto arrabbiare Bonacini? Non me ne frega niente, l’importante è salvarsi», ha spiegato a Radio Kiss Kiss. «Io ci ho sempre creduto, ma per scaramanzia ho detto sempre di no. Il Carpi ha fatto un girone di ritorno sorprendente. Gioiremo domenica sera, non prima. Spero che l’Udinese faccia il suo dovere: non vale solo che Bonacini lo ricordi al Verona… io allora lo ricordo a Pozzo». IL MAGO ZAMPA L’a.d. degli emiliani Bonacini, sentito dalla Gazzetta, è andato a vedere il bluff di Zamparini: «Sa che è già salvo? Beato lui… se dovessi retrocedere, il prossimo anno lo chiamerò e gli chiederò in che posizione finirò… Io purtroppo non lo sapevo prima e non lo so oggi, a maggior ragione quando l’eventuale salvezza non è più in mano nostra». Quel punticino in più permette infatti al Palermo di giocarsi il match ball in casa contro il Verona, accusato proprio da Zamparini il 17 aprile dopo il gol vittoria del Frosinone al Bentegodi in cui testualmente i gialloblu «si sono girati dall’altra parte». «Addirittura ha indicato un suo ex giocatore (Pisano, ndr) come colui che avrebbe lasciato segnare Frara», ha continuato Bonacini. «Noi come strategia di società abbiamo sempre preferito non parlare degli arbitri né degli avversari, né tantomeno di quello che succede sui campi degli altri». Bonacini infine fuga ogni dubbio sulla regolarità del campionato spiegando che quest’anno «tutti con noi, a Modena e fuori, hanno speso ogni energia provando a vincere la partita fino al 95’. Comunque vada la stagione, faccio un applauso ai ragazzi e allo staff che hanno fatto un’impresa straordinaria andandosela a giocare su campi fino a qualche tempo fa impensabili. Di ricordi migliori non ne ho perché penso che quello più bello deve ancora venire. L’ultima carta deve ancora essere girata». Proprio come in una partita di poker”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.