Messaggi. Di Natale e non solo. Maurizio Zamparini, per gli auguri con la stampa, ha scelto la «Missione Speranza e Carità» di Biagio Conte, a cui il Palermo ha donato 50 mila euro. Una visita importante nella settimana che porterà all’udienza davanti al giudice fallimentare di sabato. Il patron non si è risparmiato: dal 1° posto, alla vicenda giudiziaria, fino al mercato che è attivo, nonostante la richiesta presentata dalla Procura. «La squadra, anche con le riserve, sta dimostrando di essere forte e formata da veri uomini – spiega –. Ci sono, però, già i finanziamenti per chiudere le operazioni che ci permetteranno di salire in A». Ed è qui che viene fuori la bomba che non ti aspetti. Nestorovski resta a gennaio? gli viene chiesto. Risposta: «Ho preso tre giocatori, di cui due punte per affiancarle a lui. Certo, visto che l’ultima gara l’abbiamo vinta senza di lui qualche pensierino può anche venirci (ride, ndr)». Una battuta che sa tanto di provocazione, ma che apre qualche interrogativo. Magari la tentazione di fare cassa in un momento di difficoltà economica è tornata d’attualità. Zamparini ha resistito in estate (Torino e Fiorentina avevano sondato il terreno), forse ora potrebbe cambiare idea. Le sirene per Nestorovski non sembrano essere così forti, al momento” RITORNO DI FIAMMA Mentre è di nuovo vivo l’interesse del Palermo per Samuel Di Carmine. È il nome per affiancare il macedone o, in caso di necessità, per sostituirlo. Dopo il nulla di fatto di agosto, Palermo e Perugia sono tornati a parlarne. L’operazione non è semplice, ma ha margini di realizzazione più ampi rispetto a mesi fa. Il club rosanero sta sondando il terreno anche per altri attaccanti. Uno di questi è Puscas, in prestito dall’Inter al Benevento. Il Palermo, quindi, è operativo in attesa di quello che verrà fuori dall’udienza di sabato. «Non voglio parlare di fallimento – dice Zamparini –. I debiti? Sono circa 32 milioni, 7 verso di me, 22 verso i procuratori dilazionati in 5 anni. Perché la Procura dice 62 milioni? Se si mettono nel conto solo i debiti e non i crediti sportivi che vanno in camera di compensazione, certo che la situazione sembra complicata. Il fallimento sarebbe una tragedia per i palermitani, io sono Zamparini e resto tale. Semmai per me sarebbe un grande dolore dopo 15 anni a Palermo»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.