Gazzetta dello Sport: “Zamparini, paradosso mercato. Rinforzi solo se il Palermo vince. I problemi economici del club…”

“Vincere per ridurre le distanze dall’Empoli. Vincere per continuare a inseguire la salvezza. Vincere per agevolare le trattative di mercato. Già, perché anche di questo si tratta. La partita con l’Empoli rappresenta un bivio. Un passo falso, domani pomeriggio, nello scontro diretto con i toscani, rischia di compromettere tutto. Zamparini non ha la disponibilità economica di una volta e inoltre, da qualche settimana, deve far fronte al blocco del fido da parte di Unicredit, provvedimento molto contestato dal patron friulano, adottato dall’istituto bancario a tutela del credito che la Pencill Hill di Gustavo Mascardi vanta nei confronti del Palermo per l’acquisto di Paulo Dybala, risalente al 2012. Un contenzioso del passato che rischia di pesare tanto sul presente del club. SITUAZIONE Per certi versi è paradossale: in teoria dovrebbe spendere di più chi è messo peggio in classifica, ma difficilmente sarà così, almeno per quanto riguarda il Palermo. Una vittoria in Toscana non solo accorcerebbe la classifica del Palermo, ma probabilmente indurrebbe Zamparini a fare un sacrificio per rinforzare la squadra e giocarsela fino alla fine con le antagoniste per la salvezza. Perdere con l’Empoli, invece, vorrebbe dire scivolare a 7 punti dal quart’ultimo posto, un ritardo difficilissimo da colmare ­ forse ancor più dell’anno scorso, viste le lacune dell’organico ­ un ritardo scoraggiante anche in chiave mercato per un club (e un presidente) con evidenti difficoltà economiche. Senza contare che qualsiasi giocatore avrebbe più di una remora ad accettare una squadra con un piede e mezzo in B, a meno di un’offerta irrinunciabile, cosa che il Palermo allo stato attuale non può permettersi, come ha dimostrato il caso Bovo. In tutto questo, l’assenza di un ds navigato non aiuta e Palermo non ha più l’appeal di qualche anno fa. Pochi giocatori dicono sì con entusiasmo, e alcuni di quelli che ci sono, vorrebbero andare via, vedi Hiljemark. IL TECNICO Corini ci sta m e t t e n d o l’anima, in campo e fuori, ha dato le sue indicazioni a Zamparini e a Simic, ma non sarà facile che venga accontentato. La situazione appare paradossale pure in relazione alla passata stagione. Anche allora il club fece poco durante il mercato di gennaio, ma per l’esatto motivo contrario: la situazione di classifica era sufficientemente tranquilla. E così Rigoni, in rotta col club, era stato ceduto al Genoa, il secondo portiere Colombi al Carpi, Daprelà e Bolzoni avevano rescisso. In entrata si contavano gli arrivi di Posavec, Balogh, Cristante e Cionek. Più che rinforzarsi, la squadra era stata indebolita, forte di una classifica che oggi sarebbe da sogno. A fine gennaio il Palermo aveva 25 punti, 6 di vantaggio sul Carpi terz’ultimo, e 9 sul Frosinone. In panchina c’era l’argentino Barros Schelotto e il d.s. Gerolin, dopo la netta vittoria casalinga con l’Udinese e il pari esterno col Carpi, dichiarava che il Palermo non aveva bisogno di rinforzi.”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.