Gazzetta dello Sport: “«Zamparini numero uno, Palermo lo ringrazia»”

“Gratitudine, ma anche sollievo per una situazione che la città non riusciva più a sopportare. Le dimissioni di Zamparini, e il contestuale annuncio dell’ingresso di un fondo anglo­americano nel club, creano emozioni differenti, ma anche una nuova ventata di speranza per il futuro. Ieri si sono chiusi 15 anni e una pagina importante di calcio. Palermo non dimentica, ma sente l’esigenza di tornare a sentirsi protagonista. Il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese: «Come categoria siamo felici che ci possa essere un gruppo forte – spiega – ci auguriamo che questi investitori vogliano proseguire quanto fatto da Zamparini. Perché una squadra in Serie A fa di Palermo una città di Serie A, nonostante tutti problemi, una squadra in Serie B in qualche modo si ripercuote negativamente sull’immagine della città e la sesta città d’Italia non lo merita. Stavamo discutendo della possibilità di un azionariato popolare per andare incontro a Zamparini se le trattative non fossero andate in porto. Conoscendo Zamparini immagino che abbia abbinato agli interessi personali anche le garanzie per la città. Noi dobbiamo solo dirgli grazie per i livelli toccati in questi 15 anni, anzi mi auguro che resti all’interno del nuovo club per aiutare gli investitori». GRAZIE La storia recente rosanero porta anche la firma di Sergio D’Antoni, oggi presidente regionale del Coni, ma massimo dirigente del Palermo di Sensi quando venne acquistato da Zamparini nel 2002: «Sono felice di avere contribuito al salvataggio del Palermo insieme a Franco Sensi che ci ha permesso di salire in Serie B e di vendere poi a Zamparini – dice –. Ha fatto ciò che nessuno prima di lui è riuscito a fare. Non dimenticherò mai la finale di Coppa Italia contro l’Inter e l’Olimpico di Roma colorato rosanero. Gli ultimi anni sono stati sofferti, con molte difficoltà, ma io credo gli si debba dire solo grazie e dare un benvenuto agli americani che immagino vorranno rilanciare il club, perché Palermo merita la Serie A e una squadra competitiva. Mi impegno alla massima disponibilità agli investitori». PECCATO PER LA FINE Anche Ignazio Arcoleo immagina un futuro migliore: «Mi auguro che chi arrivi abbia le risorse finanziarie e la voglia di fare una grande squadra. I palermitani e i tifosi rosanero sono in ogni parte del mondo e sono tanti. Gli americani sono già presenti in Italia ben vengano anche in Sicilia. Umanamente mi dispiace per Zamparini, perché ci ha fatto vivere anni di grande calcio. Credo che avrebbe potuto chiudere la sua esperienza in modo migliore, però bisogna sempre dirgli grazie». Più scettico Tony Sperandeo, l’attore vuole vederci chiaro: «Sono stato sempre pro Zamparini, però si è capito che non ha più soldi. Dobbiamo capire che cosa accadrà, non si sa chi sono questi americani, in che ramo operano, se l’interesse primario è per le aziende di Zamparini e il Palermo è stato inserito nel pacchetto. L’ottica del ‘paghi due e prendi tre’ non mi fa stare tranquillo. Il presidente ha scritto pagine memorabili della storia rosanero, ma sta chiudendo la sua era nel peggiore dei modi perché ha pensato solo a vendere».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport “.