“E’ un Trapani diverso alla partenza del girone di ritorno. Diverso nel modo di interpretare il 4312, con più continuità nel tenere alto il ritmopartita. Diverso soprattutto negli interpreti essendo stati inseriti i neo arrivati Pigliacelli, Rossi e Maracchi, un po’ anche per scelta del tecnico Calori che sta dando sempre più fiducia a gente che nella prima parte della stagione ha fatto quasi sempre panchina come Kresic, Canotto e Visconti.
VISCONTI Quest’ultimo per la prima volta (5 presenze tra campionato e Coppa Italia) ha giocato dall’inizio una partita intera. Un ruolo delicato il suo, quello solitamente ricoperto da Rizzato sulla fascia sinistra, ma assolto in maniera egregia dell’ex giocatore dell’Avellino: «Ci tenevo – dice – a farmi trovare pronto. Prima della partita il mister mi ha chiesto di giocare con ferocia e di giocare la palla in profondità, magari a terra, visto che il Novara aveva difensori molto lunghi e noi lì davanti avevamo Colonado e Citro che non sono altissimi. E’ andata bene e sono contento, anche se lo sono di più per la vittoria. Era fondamentale conquistare i tre punti».
CONTI SALVEZZA A conti fatti al Trapani occorrerebbe fare altri 32 punti nelle prossime 20 partite per essere sicuro di salvarsi. Come scalare una montagna, dunque. Ha iniziato però col piede giusto il girone di ritorno e adesso, col morale rinfrancato, l’impresona, come la chiama Calori, non fa più paura: «Ormai non abbiamo nulla da perdere. Dobbiamo pertanto giocare liberi mentalmente perché solo così possiamo ottenere le vittorie che ci servono. Siamo infatti in una situazione di classifica in cui non possiamo più sbagliare. Dobbiamo pertanto cercare in tutti i modi di vincere facendo di tutto per commettere meno errori possibili». Errori, individuali e di squadra, che hanno inciso pesantemente sulla classifica e che Calori cerca di correggere anche con doppi allenamenti“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.