“Niente titolo d’inverno, che per definizione è platonico, quindi in teoria è qualcosa di aleatorio, ma che comunque certifica la superiorità di chi comanda in un determinato momento della stagione. Per non andare molto indietro con il tempo, anche un anno fa il Verona è diventato campione d’inverno all’ultima dell’andata, da solo al comando e con 3 punti sul Frosinone. Dopo il pari col Cesena, dunque, il Palermo dovrà aspettare la prossima giornata, perché il Frosinone ha accorciato portandosi a due punti, vincendo una partita ai limite dell’incredibile con l’Entella. Giusto, un campionato mai così equilibrato e spiazzante non doveva assegnare il suo primo traguardo addirittura con una giornata d’anticipo. Sarebbe stato troppo banale. E’ stata una giornata piena di gol, emozioni, pali, pareggi (6, record stagionale uguagliato: si è registrato alla 13ª giornata, e poi consecutivamente nelle ultime tre) e qualche polemica arbitrale. Fanno notizia soprattutto i 43 (risultato mai banale in Italia…). Quello di Frosinone, l’unica a vincere tra le prime otto e da ieri sera anche l’unica a non aver mai perso in casa: il nuovo stadio portabene. E fa notizia il 43 di Terni, firmato da Alessandro Montalto, 29 anni. Un uomo, un poker: in Serie B non accadeva da un CrotoneModena della sedicesima giornata del campionato 201415, protagonista Granoche. Chiudiamo con le due panchine cambiate. In settimana aveva stupito l’esonero di Vivarini nella placida Empoli (con la squadra saldamente in zona playoff): Andreazzoli comincia con un faticoso ma meritato pari con il Brescia, mentre va peggio ad Atzori con la Pro Vercelli mentre Colantuono, travolto in casa col Foggia, non riesce a confermarsi dopo la buona partenza sul campo dell’Entella. L’allenatore, che aveva portato due volte in Serie A l’Atalanta, ritrova le insidie di una categoria che non ti regala niente e che mai come stavolta si diverte a non dare certezze in classifica”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.