“La Gumina e Nestorovski in uscita, Coronado pure, anzi forse, perché Zamparini cambia opinione un giorno sì e l’altro pure. Un attacco tutto da decifrare, sperando nelle plusvalenze derivanti delle cessioni eccellenti. Allo stato attuale il reparto avanzato, in attesa di cosa intenda fare il patron con il brasiliano, si compone di Moreo, Lo Faso, Embalo, Trajkovski e Balogh. Otto gol in cinque tenendo conto dei 3 messi a segno da Moreo, ma solo con la maglia del Venezia, i 4 di Trajkovski e la sola rete di Embalo realizzata con il Palermo prima di andare a Brescia dove è rimasto a secco. A condire un panorama che necessita d’interventi c’è anche la situazione economica di Trajkovski e Balogh che pesa come un macigno sui bilanci del Palermo. Ingaggi pesanti per il macedone e per l’ungherese che non hanno, di fatto, mercato e rischiano di diventare delle zavorre per i loro stipendi pagati lautamente con troppa facilità. Entrambi guadagnano intorno ai 400 mila euro e hanno un contratto in scadenza nel 2020. PESI Non una bella notizia per le casse rosanero visto che né Trajkovski né Balogh hanno reso un plusvalore. Il primo ha segnato 8 gol in 3 anni, non certo una media da grande attaccante, soprattutto se si tiene conto dell’ultimo campionato in B dove avrebbe dovuto fare la differenza, il secondo definito, al suo arrivo, da Zamparini come
“il nuovo Cavani” ha accumulato appena 18 presenze in due anni e mezzo delle quali soltanto 2 in B. I numeri dicono che il Palermo in attacco ha la necessità di rifarsi il look. Per questo si stanno passando al vaglio i nomi di attaccanti da mettere nel mirino. In attesa di capire se alla fine il matrimonio tra Zamparini e Foschi verrà ratificato dalla firma sul contratto, l’ex d.s. rosanero, in via preventiva, si sta già muovendo per sondare il terreno in caso dovesse toccare a lui la costruzione del nuovo Palermo. RITORNO DI FIAMMA Il primo contatto l’ha avuto con l’Inter per George Puscas. L’attaccante, rientrato dal prestito al Novara, è un profilo in cima alla lista del dirigente cesenate il quale ha fatto un sondaggio con Dario Baccin, braccio destro di Piero Ausilio ed ex responsabile del settore giovanile rosanero. Sulla scorta degli ottimi rapporti tra Foschi e Baccin si sta cercando di trovare la strada per arrivare alla punta romena. La strada non è semplicissima. La punta cresciuta nel vivaio nerazzurro, già nel mirino del Palermo a gennaio insieme a Di Carmine, c’è mezza B. I 10 gol realizzati nella passata stagione (1 con il Benevento in A e 9 in sei mesi a Novara) ne fanno un oggetto del desiderio per molti. Lo Spezia era pronto a pagare 3 milioni di euro per il suo cartellino ma si è dovuto scontrare con il rifiuto di Puscas che non gradiva la destinazione. In realtà il giocatore vorrebbe giocare in A e l’Inter vorrebbe monetizzare con la cessione a titolo definitivo, ma al momento l’unica offerta concreta è arrivata dall’Amiens in Francia. Il Palermo può sperare di inserirsi, nonostante la categoria inferiore, potendo contare sul blasone e anche sui buoni rapporti di Foschi con il management nerazzurro. L’intenzione di dare una mano al club rosanero c’è, anche se l’unico accordo possibile sembra sulla base di un prestito con obbligo di riscatto. Sempre che non finisca come a gennaio quando né Puscas né Di Carmine vennero presi perché c’era il rischio che offuscassero Nestorovski. Adesso che il macedone è in uscita il problema non dovrebbe porsi”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.