“Sulla moviola si comincia a fare sul serio. Da ieri federazioni e leghe interessate – tra cui naturalmente Figc, Lega di A e B, arbitri – sono ad Amsterdam per un workshop informativo di tre giorni organizzato dall’International Board (Ifab). Ora sono più chiari i dettagli del protocollo per la sperimentazione che, in teoria, può cominciare dal 1° giugno. Sarà importantissimo il ruolo dell’arbitro di video: soltanto in caso di dubbio l’arbitro centrale vedrà le immagini. Gli ospiti, ai quali saranno presentate le tecnologie disponibili, assisteranno anche all’esperimento durante una partita in Olanda. PROTOCOLLO Tre i punti fondamentali del protocollo, uguali per tutti. 1) Chi decide il ricorso al video: può essere l’arbitro centrale a chiedere un parere a quello video, ma può essere anche quest’ultimo a segnalare una situazione sfuggita in campo. 2) Chi decide sull’azione: nella maggior parte dei casi sarà l’arbitro video, anche per evitare troppi stop al flusso di gioco; soltanto se la situazione non è chiara l’arbitro vedrà le immagini. 3) I casi da regolare: sono i quattro decisi dall’Ifab, cioè gol, rigore, espulsione diretta ed errore di identità. DOVE SI SPERIMENTA C’è poi un quarto punto: chi potrà svolgere l’esperimento. L’Ifab non selezionerà nessuno: chi vuole partecipare deve semplicemente rispettare le clausole dell’accordo, accollandosi anche le spese, e potrà quindi fare i test. Tra le clausole ci sono il numero di telecamere e i giorni di allenamento necessari per gli arbitri e gli altri soggetti che partecipano all’esperimento. Le scadenze non sono rigorose: l’Ifab vuole offrire tutte le informazioni, in modo che gli interessati abbiano tempo per riflettere sulla sostenibilità, non solo economica, dell’esperimento. QUANDO SI SPERIMENTA Dal 1° giugno sarà possibile in ogni momento presentarsi all’Ifab, accettare l’accordo e cominciare i test (anche a stagione in corso). Probabile che i più pronti possano cominciare durante l’estate, ma gli esperimenti saranno comunque «offline», cioè senza comunicazione con l’arbitro centrale (e quindi senza influenza sulla partita). Questa prima fase prevede però la possibilità di passare a esperimenti «live», cioè consentendo all’arbitro di decidere in base al video: sarà sempre l’Ifab a fissare l’eventuale data. Poi, appuntamento all’International Board di marzo 2017 per un primo stato dell’arte. ROAD MAP Dopo quella riunione dovrebbe partire la seconda fase, un altro anno almeno, che recepirà suggerimenti ed esperienze della prima. All’Ifab pensano che una decisione finale possa essere presa nella riunione del 2018 o, più realisticamente, in quella del 2019, per inaugurare l’era della moviola dalla stagione 201920. In ogni caso la strada per l’ingresso nell’era video sembra segnata”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.