“Il processo di normalizzazione continua. Dopo i recenti scossoni, sfociati in una rivoluzione tecnicodirigenziale, il Messina prova a pensare solo al campo e all’esordio interno di domenica sera con il Siracusa. Il neo tecnico Marra dovrà riuscire a incidere alla guida di una squadra sulla quale aleggia ancora lo spettro di Bertotto, ispiratore principe delle scelte di mercato, il cui esonero è stato mal digerito da alcuni calciatori. Rientrato il mal di pancia di Pozzebon, il club non ha potuto arginare le perplessità di Paramatti, che andrà in prestito al Santarcangelo. Un divorzio che condizionerà le scelte di Marra, costretto anche dalla squalifica del nuovo arrivato Maccarrone a inventarsi la difesa in vista dell’esordio. IN ENTRATA Ieri hanno firmato tre nuovi innesti. Due centrocampisti, Giuseppe Capua, svincolato ex Pro Patria, e Jami Rafati, italoegiziano ex Livorno. Con loro è arrivato anche Cristiano Ciccone, attaccante classe ’96 ex Colligiana. Rimane, intanto, temporaneamente congelata la trattativa con Franco Proto. L’ex presidente dell’Atletico Catania è tornato sulle parole di Stracuzzi, che ha definito «impresentabile» la sua proposta d’acquisto: «L’unico paletto manifestato – precisa Proto – è l’interesse esclusivo all’acquisizione del 100% delle quote. Su tutto il resto, compresa la contropartita economica, sono disposto a trattare per garantire alla città di Messina un futuro calcistico roseo. Questo club non è in fase terminale, ma di certo non può accumulare ulteriori debiti. L’obiettivo? Coronare quel sogno già raggiunto: tornare a giocare a San Siro nel giro di qualche anno»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.