L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Valerio Verre con il Palermo che chiede di più all’ex Sampdoria.
Il valore aggiunto entrato in penombra. Lo strano caso di Valerio Verre. Il pezzo pregiato del mercato di gennaio diventato oggetto del mistero in una parabola che era difficile da aspettarsi. Il suo Impatto devastante, in effetti faceva presagire ad un dominio in contrastato sul piano tecnico. Basti ricordare | due gol messi a segno il primo con un lab da metà campo con il Frosinone i due assist e un rigore procurato. Il tutto in dieci presenze complessive (otto da titolare). Biglietto da visita migliore per chi fino a dicembre stava in Serie A non poteva esserci.
L’elemento che serviva per innalzare i] tasso tecnico del la squadra stava viaggiando a filo di gas con una superiorità deva stante. Poi si è inceppato qualcosa soprattutto sono arrivati due attacchi febbrili che lo hanno frustrato sul piano della condizione atletica mettendolo ko in due gare che potevano rivelarsi chiave nella rincorsa al sogno plavoff: con la Ternana e con il Parma.
Due stop imprevisti che soprattutto dopo il secondo, si sono fatti sentire nel rendimento dell’ex Sampdoria al punto da spingere Corini a sacrificarlo in corso di gara addirittura all’intervallo nella sfida con il Benevento. Il centrocampista qualitativamente migliore lasciato negli spogliatoi, una scelta che Corini ha motivato con la difficoltà della squadra in questo momento di appannamento. non solo di Verre a supportare due attaccanti, due ali offensive e un giocatore che deve creare superiorità e dettare l’ultimo passaggio tra le linee. Qualcosa che al giocatore di scuola Roma all’inizio era riuscita benissimo.