L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato così la sfida di questa sera tra Venezia e Palermo: “Da un’isola all’altra ci sono circa 30 anni di mezzo. Almeno secondo i calcoli di Maurizio Zamparini. Il suo Palermo (ma non lui) oggi passerà dalla Sicilia a Sant’Elena, l’isolotto dello stadio Penzo. In quella Venezia dove, nel 1988, da presidente festeggiava la sua prima promozione nel calcio. IL «FURTO DI PERGINE» Venezia-Palermo nasce qualche mese prima. Giugno ’87: Zamparini acquista il Mestre e ne fa una fusione col Venezia («era una pazzia mantenere due squadre così vicine in C2», dirà). Mossa che libera un posto per il campionato 1987-88: ci si siede il rinato Palermo, grazie alla deroga della Federazione dopo il fallimento dichiarato l’anno precedente. Quel Palermo che Zamparini acquisterà poi nel 2002, con una manovra a sorpresa. Era luglio quando un pulmino partì da Pergine (Trento), sede del ritiro del Venezia, carico di 12 giocatori da trasferire 119 km più in là. Nel ritiro di Longarone (Belluno). Meglio, al Palermo. Il «furto di Pergine» – compresa la parure di gol di Pippo Maniero – fece andare di traverso ai tifosi quanto di bello c’era stato. La promozione in C1, certo. Ma soprattutto quella in B (’91) e poi in A (’98), con Novellino in panchina e la chioma di Schwoch a incorniciare i suoi 17 gol. TEDINO… GIOVANE Ma oggi sarà un ritorno anche per Bruno Tedino: è proprio a Venezia che il tecnico rosanero strinse per la prima volta la mano a Zamparini. Allenò per due anni le giovanili, prima di esordire nei professionisti col Sandonà. Torna in laguna con l’obbligo dei tre punti: una sola vittoria nelle ultime cinque gare e un desiderio appena soddisfatto da Zamparini non sono garanzia di mare piatto.
NON PRENDERLE Perché in settimana Adriano Bacconi ha trasferito lavagne tattiche e computer a Palermo. È lui il nuovo collaboratore di Tedino, richiesto proprio dall’allenatore. Battuta di Zamparini: «Glielo scalerò dallo stipendio». E poi: «Ho fatto loro presente che non si sopportano più errori come quello nell’ultima partita, dove solo per fortuna non abbiamo subito il pareggio». Va detto che il Palermo, alla fine, ha vinto 3-0. E che, proprio con quella di Avellino, la porta rosanero ha chiuso 17 partite in… bianco. Logica conseguenza: il Palermo ha la miglior difesa della B con 33 gol subiti. Pippo Inzaghi, una carriera vissuta sul collo dei difensori, ha insegnato ai suoi come si fa.Ora quella del Venezia è la terza miglior difesa (36 reti), inviolata per 14 partite. Emblematica la gara d’andata: 0-0. OCCHI DI D.S. E il ritorno? «Il Palermo può giocarsi la A diretta, ma una sera dissi a Tacopina che si sarebbe divertito: il Venezia era da playoff. Il presidente ha messo mezzi ed entusiasmo, io ho amministrato bene. Per questo lo sento mio». Parola di Giorgio Perinetti: due recenti promozioni (in C e in B) col Venezia, una, l’ultima in A, col Palermo. Oggi è d.g. del Genoa, ma i flash back incalzano.Zamparini? «E’ stimolante, ti tiene sempre sulla corda. Non ero ancora a Palermo, ma in amicizia gli parlai di Ilicic, che poi segnalò a Sabatini. Dopo averlo preso, mi ringraziò»”.