“Un «tradimento» argentino, tipo quelli delle soap opera che andavano in onda su Rete 4 qualche tempo fa e facevano impazzire migliaia di donne. Il nuovo allenatore Guillermo Barros Schelotto arriva a Palermo su imbeccata di Franco Vazquez che dà al presidente Zamparini il suggerimento giusto: «Sì, puoi fidarti di lui». L’ex Lanus sbarca, vede dalla tribuna la Waterloo di Marassi contro il Genoa e al primo allenamento che dirige di persona stravolge la squadra, passa al «suo» 4-3-3 e al Mudo cambia il ruolo e forse la vita. TU QUOQUEVIDEO: ecco chi è Diego Fagundez, l’attaccante che piace a Schelotto… Come l’avrà presa Vazquez? Il jolly 26enne, in rosanero, ha giocato più o meno in tutti i ruoli offensivi, nell’attacco a due e da seconda punta, da trequartista unico oppure in coppia, ed è stato schierato in ogni modulo, dal 3-5-1-1 al 4-3-1-2 fino al 3-4- 2-1. Unica eccezione? L’attaccante esterno in un 4-3-3. Ovvero proprio l’abito che gli avrebbe ritagliato il «quasi» connazionale (Vazquez è naturalizzato italiano) in questi primi giorni di avventura in Sicilia. Basta poco, in caso di fallimento, a trasformare il 4-3-3 in 4-3-2-1 con Quaison e lo stesso Vazquez sulla trequarti. Pochi metri indietro e sarebbe un ritorno al passato, ma al momento l’idea è questa. Però, a provare – e bocciare – il Mudo da attaccante esterno è stato solo pochi mesi fa il c.t. dell’Italia Antonio Conte che nelle ultime uscite non l’ha fatto giocare proprio perché non riuscirebbe a ritrovarsi nel modulo a tre punte. FLOP AZZURRO Quella tra Vazquez e l’Italia d’altronde è una vicenda iniziata bene e proseguita male, e ricalca il precedente rosanero dell’ex brasiliano Amauri che aveva detto «sì» all’azzurro ma era presto finito nel dimenticatoio. A inizio 2015 il Mudo ha vissuto l’emozione della prima convocazione e del debutto in Nazionale ma poi è stato via via allontanato da Conte che nelle sfide di settembre contro Malta e Bulgaria non l’ha fatto giocare neppure per un minuto. Bocciato, il 4-3-3 non è per lui e pazienza per le critiche di Zamparini: «Conte snobba il calciofantasia, Vazquez è come Baggio». LA SVOLTA? El Mudo ha incassato bene ma anche in rosanero le cose non stanno andando come in passato quando in coppia con Dybala ogni palla diventava oro. Adesso è dura, i gol non arrivano più a grappoli (appena tre finora in campionato, realizzati contro Bologna, Frosinone e Verona, ndr), la cura Ballardini non ha dato gli esiti sperati e la situazione parrebbe peggiorare con Barros Schelotto e un modulo poco apprezzato. Tutto sembra andare storto ma chissà che non sia proprio questa la svolta alla stagione e alla carriera – anche in azzurro – del Mudo. Magari il feeling con il sudamericano sboccia subito, Vazquez inizia a fare suo il nuovo ruolo, aiuta i rosanero a salvarsi senza soffrire e l’estate prossima si ritrova nelle figurine Panini, tra i protagonisti azzurri ad inseguire in Francia il sogno Europeo da attaccante esterno. Un sogno, per ora, chissà che Franco Vazquez non riesca a trasformarlo in splendida realtà”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.