“Il 2016 è stato l’anno della rivelazione. Il 2017 sarà quello della consacrazione. Almeno questo è l’auspicio di Ilja Nestorovski, leader e simbolo del Palermo. Una consacrazione che dovrà passare necessariamente dalla salvezza. Non sarà facile e Nestorovski è il primo a saperlo, ma è anche il primo a crederci. «Il traguardo che mi sono prefissato per il nuovo anno – ha detto l’attaccante macedone a Sky Sport – è innanzitutto la salvezza col Palermo. Sono felice quando segno, ma lo sono ancora di più quando la squadra vince. Come con il Genoa». L’IMPATTO Nestorovski dal 2016 ha avuto tutto: la Serie A, l’esordio in Nazionale, il titolo di capocannoniere in Croazia e quello di miglior giocatore macedone all’estero. Ma non è tipo da accontarsi: «Innanzitutto il 2017 mi renderà padre per la seconda volta, e questa è una cosa bellissima. Il mio sogno? Detto della salvezza, sogno di vincere la classifica cannonieri della Serie A con la maglia del Palermo. È un sogno e i sogni non ce li può rubare nessuno». Finora di gol ne ha segnati 7 in 18 partite, capitalizzando al massimo le (poche) occasioni che il Palermo è riuscito a creare. Un bottino niente male per un attaccante sul quale nessuno avrebbe scommesso al suo arrivo in Italia: «Ad essere sincero speravo che il mio impatto con la Serie A fosse così positivo. Ho sempre cercato di dare il meglio di me, anche se a volte non è bastato. E anche adesso che ho dimostrato di meritarmi la Serie A, cerco di migliorare giorno dopo giorno. Menomale che all’inizio parlavo poco l’italiano e non capivo le critiche (e ride, ndr). Comunque, io mi sforzo di essere sempre obiettivo con me stesso: quando merito un voto basso, ammetto serenamente di non aver giocato bene». LA MAGIA Cosa che, per fortuna del Palermo, è accaduta raramente. Spesso, anche quando l’ex centravanti dell’Inter Zapresic non è andato in gol, è risultato tra i migliori dei rosanero. Il suo impegno è sempre encomiabile: Zamparini lo considera già il capitano del futuro e Corini non ha esitato a definirlo «un trascinatore». È soprattutto su Nestorovski che oggi – in attesa dei rinforzi promessi dal presidente Zamparini – si fondano le speranze di salvezza dei tifosi rosanero, che in poche settimane hanno imparato a conoscere ed apprezzare un giocatore tanto generoso, quanto puntuale sotto porta. «La nostra è una tifoseria splendida – ha ribadito Nestorovski – e abbiamo bisogno del loro supporto per poter raggiungere l’obiettivo. A Palermo mi trovo benissimo. Non posso esprimere a parole ciò che sto vivendo in questi mesi: la mia è davvero una storia speciale. Ho ricevuto un’accoglienza da sogno. Cosa mi piace? Mondello, il mare, passeggiare in centro, prendere un caffè con la famiglia. E soprattutto mi piace l’arancina». IL MAESTRO «Arancina», al femminile, cioè con la dicitura palermitana, segno che Nestorovski – da ragazzo vispo e intelligente qual è – si è subito calato nella realtà che lo accolto. Il suo idolo è Filippo Inzaghi, a cui si rifà senza osare paragoni. Negli spogliatoi, invece, i compagni lo chiamano «il maestro». Un maestro del gol, capace anche di mettere paura anche a Buffon: «Il gol fatto all’Italia è stato certamente importante, per la mia nazionale e per me, ma soprattutto per far cambiare opinione a coloro che nutrivano pregiudizi nei miei confronti».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.