Gazzetta dello Sport: Urlo Novellino «Niente paura Il mio Palermo saprà rialzarsi»

Pochi concetti, semplici ma efficaci, e una parola buona per tutti. Walter Novellino ha capito che non è il momento di usare il pugno di ferro. Semmai deve dare serenità ai giocatori, compattare l’ambiente, in questo finale di stagione in cui il Palermo si gioca il futuro. L’impatto è stato positivo, benché la classifica sia peggiorata. Ma niente è perduto, anzi. Sia contro il Napoli che a Empoli, il Palermo non ha demeritato: «La condizione fisica è buona – ha ammesso Novellino –. La classifica non ci deve deprimere, piuttosto ci deve dare una certa cattiveria agonistica. Ma per centrare il nostro obiettivo è importante essere liberi mentalmente, provare la giocata, saltare l’uomo. Inizialmente ci siamo concentrati sulla fase di non possesso palla e sono molto soddisfatto. Contro l’Empoli, per esempio, non abbiamo rischiato nulla. Se il Carpi non avesse vinto a Verona, avremmo visto quel pareggio in una luce diversa. Ora stiamo lavorando su tutto il resto». E a questo proposito Novellino ha le idee chiare: «Dobbiamo essere più bravi nelle ripartenze, attaccare gli avversari più alti, cercare di imporre il nostro gioco. Al completo avrei gli uomini per fare anche il 4­4­2, ma i moduli contano fino a un certo punto. Quello che mi interessa è l’ampiezza del gioco, le verticalizzazioni, lo sfruttamento delle fasce. Vorrei terzini che arrivano sul fondo, creare delle catene esterne. Ci stiamo lavorando. Mi dispiace solo non poter disporre dell’intera rosa, ma sto notando grande disponibilità da parte dei ragazzi». PSICOLOGIA Per Novellino è fondamentale fare sentire tutti importanti. Due esempi? Gilardino e Brugman, il primo escluso a Empoli, il secondo ripescato: «Quella di Alberto non la considero un’esclusione vera e propria – si affretta a precisare Novellino –. Ci sono partite che vanno giocate in un certo modo. Ho grande stima di Gilardino, come racconta il nostro passato al Piacenza. Sono sicuro che ci darà una grande mano in questo finale. Di Brugman vi posso dire che mi piace molto. Può giocare in più ruoli, è bravo a superare l’uomo e creare superiorità numerica, caratteristiche importanti per un centrocampista». Ma è su Vazquez, inevitabilmente, che Novellino punta per scardinare le difese avversarie e ritrovare la via del gol: «Qualche giorno fa Ulivieri ha detto che andavo a giocare sotto la tribuna più popolosa perché mi piaceva cercare la giocata. In questo mi rivedo un po’ in Vazquez. Dobbiamo essere bravi a metterlo in condizione di saltare l’uomo e creare spazi per i compagni». FUTURO E poi ci sono le avversarie che corrono e la classifica, che non è delle migliori: «Ultimamente il Palermo ha rallentato, al contrario di Carpi e Frosinone, ma non bisogna lasciarsi prendere dal panico. Dobbiamo ritrovare ordine e tranquillità, così facendo potremo fare bene e riprenderci i punti persi per strada. Il presidente dice che il Carpi si sgonfierà? Non lo so, Zamparini è il nostro primo tifoso, è consapevole della situazione, ma vuole darci la carica. Io lo conosco bene, bisogna saperlo ascoltare»

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Giulia Nasca