Gazzetta dello Sport: “Uno stop inatteso, Corini amaro: «Siamo partiti con il freno a mano tirato. Poi però abbiamo creato tanto»”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla sconfitta rimediata dal Palermo contro il Cosenza.
Stavolta nel finale la beffa atroce. Una settimana fa i minuti di recupero avevano regalato la vittoria al Palermo ad Ascoli e, come spesso accade, il calcio, come ti dà, è anche bravissimo a toglierti. Nella caldissima notte del Barbera la perla di Canotto, arrivata ai titoli di coda, ha rappresentato la doccia gelata per il Palermo, quasi rassegnato ad accontentarsi di un pareggio casalingo. Invece, alla fine un Cosenza coraggioso ha trovato il gol vittoria che interrompe la striscia positiva di tre vittorie consecutive della squadra di Eugenio Corini.
E senza rubare nulla. Perché è vero che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma alla fine l’atteggiamento intraprendente del Cosenza, certificato anche dal palo colpito dal centravanti Forte nella ripresa e da altre occasioni create nell’arco della partita, è stato premiato. Dal canto suo, anche il Palermo ha creato parecchio e ha provato a vincere la sfida, collezionando a sua volta palle gol, soprattutto nella prima frazione di gioco, con Corini che poi nella ripresa ha provato a dare tonicità con i cambi ai suoi, provati da una temperatura torrida.
Serata amara «È stata una serata amara, una sconfitta che fa male, anche per l’atmosfera che si era creata allo stadio con il pubblico che non ha mai smesso di sostenerci. Il Cosenza ha fatto la partita che doveva fare, non rinunciando mai a ripartire. Il pareggio era il risultato più giusto, ma una grande giocata ha spezzato l’equilibrio. Ora, pensiamo al Venezia perché questa squadra ha fatto vedere di avere volontà e dedizione che sono da portare nella prossima trasferta», afferma Corini a fine partita. Certo, il risultato condiziona tutti i giudizi, ma non è tutto da buttare per gli uomini di Corini. Inevitabile assistere a un calo nel secondo tempo per il caldo asfissiante, ma il Palermo ha fatto vedere dei passi in avanti, soprattutto sul piano della condizione atletica e, sotto questo punto di vista, la prova è stata più convincente rispetto a quella a tratti soporifera di Ascoli e al cospetto di un Cosenza attrezzato per non fare la comparsa