Gazzetta dello Sport: “Un’Italia rivalutata dall’Euro. Sale il prezzo degli azzurri. Bonucci? Costa 50 milioni. De Sciglio ne vale 20, anche Pellè raddoppia. Giak è un affare ed è vicino al Toro”
“La rivalutazione dell’Italia e degli italiani, nel senso dei giocatori che hanno partecipato all’Europeo 2016. Sul campo Antonio Conte e i suoi hanno restituito alla Nazionale la dimensione perduta col tracollo di due anni fa in Brasile. Sul mercato le quotazioni degli azzurri sono salite. Le stime sono soggettive e al dunque quasi mai coincidono con il reale valore. Non c’è dubbio però che alcuni dei nostri titolari in Francia abbiano fatto aumentare il costo del proprio cartellino. Ecco cinque casi di rilievo. BONUCCI A febbraio così parlò Guardiola: «Bonucci è uno dei miei giocatori preferiti, da sempre». Un’investitura, che ha proiettato Leo nella ristretta cerchia dei migliori difensori al mondo. Da quel giorno all’estero hanno cominciato a guardarlo in modo diverso: «Bonucci? Ah sì, quello che piace a Guardiola». L’Europeo ha confermato le buone vibrazioni di Pep. E se prima Leonardo costava 3540 milioni, ora il prezzo potrebbe sfiorare i 4550. La Juve non ha intenzione di cederlo, né lui vuole andarsene, per cui – a oggi – non c’è mercato sul 19 azzurro. Conte voleva portarselo al Chelsea, ma ci ha ripensato (pare). Certo, se il City di Guardiola mettesse sul piatto 6070 milioni… Al momento però questa è fantascienza. DE SCIGLIO A gennaio era tutto fatto per il suo trasferimento alla Juve. L’occhio lungo di Allegri si era posato sul terzino milanista, in quel periodo prigioniero del tunnel di una simil depressione. Intervenne Silvio Berlusconi a bloccarne la cessione: il presidente rossonero sa ancora riconoscere una fregatura. De Sciglio all’Europeo si è ripreso il futuro ed è entrato nel radar di un paio di top club europei. Oggi è valutato 1520 milioni, però il Milan, aspettando i cinesi, lo ha bloccato. Il ragazzo rimane dov’è, per adesso. Contratto in scadenza nel 2018: urge rinnovo. PAROLO La fioritura tardiva di Parolo sulla scena internazionale. Eccellente all’Europeo, il centrocampista multiuso ha due problemi: l’età non più verde – 31 anni – e il lungo contratto con la Lazio, scadenza 2019. Una valutazione più o meno obiettiva suggerisce che una decina di milioni sia il prezzo giusto per lui, ma Lotito è bravo a supervalutare i pezzi della sua collezione, per cui bisogna proprio essere calcisticamente innamorati di Parolo per avviare una trattativa con la Lazio. E in ogni caso non crediamo che il nuovo allenatore, il Loco Bielsa, voglia privarsene. Occhio all’ingaggio, non più in linea con la nuova dimensione paroliana: è il pertugio attraverso cui si potrebbe passare. GIACCHERINI Dal 1° luglio, finito il prestito al Bologna, Giaccherini è di nuovo a libro a paga del Sunderland e in assenza di novità, finite le vacanze, dovrà ripresentarsi nella città inglese, dove non si è trovato bene. Giak ha la stessa età di Parolo, 31 anni, però il suo contratto col club della Premier finirà tra un anno, per cui è quasi un parametro zero. Stimarlo 1015 milioni è corretto dal punto di vista tecnico, ma irrealistico da quello economico. Si può prendere a meno di 5 milioni. Bisognerà fargli un contratto adeguato, un biennale sopra i 2 milioni a stagione. Su Giaccherini c’è la fila. Il Bologna prova a trattenerlo, ma il nuovo Torino di Mihajlovic sembra vicinissimo al colpaccio, vincendo la concorrenza della Fiorentina (anche il Milan ha fatto un pensierino: Giak, infatti, piace a Montella). PELLÈ Altro ragazzo dell’85, come Parolo e Giaccherini, e stessa situazione di Giak: il suo contratto col Southampton ha scadenza 30 giugno 2017. L’ottimo Europeo – al netto del teatrino con Neuer e del rigore buttato via – ne ha alzato la quotazione a 1012 milioni, ma l’imminenza di fine rapporto rende la cifra attaccabile. A meno che sulla scena non entrino interlocutori forti, tipo il solito Chelsea o i cinesi. Dalla Cina filtra anche un interessamento per Giaccherini. I cinesi ormai spuntano dappertutto”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.