“Un arcobaleno viola lo illuminerà di notte. Regalando uno spettacolo affascinante. Andrea Della Valle e il sindaco Dario Nardella hanno presentato ieri mattina nella sala delle Armi in Palazzo Vecchio l’ultima sfida di Firenze: il nuovo stadio. «Visto dove siamo, parlerei di Rinascimento Viola», osserva orgoglioso il proprietario della Fiorentina. Nove anni dopo, l’idea dei Della Valle prende finalmente corpo. Uno stadio di proprietà con una piccola Cittadella intorno, nell’area Mercafir a Novoli. Rispetto al progetto originario sono spariti il parco a tema calcistico e il museo di arte moderna ma gli obiettivi principali restano ben chiari: regalare qualcosa di prezioso alla città e trovare nuove risorse per costruire una squadra in grado di competere con le grandi. «Questo – spiega Andrea Della Valle – è un momento storico. Ci vorranno probabilmente quattro anni per giocare la prima gara nel nuovo impianto. Ma siamo pronti a partire e siamo più avanti del progetto Roma. Il primo mattone lo abbiamo posto». «E di sicuro non torneremo indietro», aggiunge il sindaco Nardella. MODELLI I plastici anticipano la struttura che verrà. I modelli sono l’Allianz di Monaco di Baviera e di Nizza. Quarantamila posti, la possibilità di raggiungere lo stadio in auto, in treno, in metrò, in macchina, in motorino e in bici. Una visibilità studiata con l’aiuto del computer. La curva Fiesole sarà a soli sette metri dal campo. Praticamente i tifosi viola più caldi saranno accanto ai loro campioni. «Si tratta – spiega Della Valle di un investimento da oltre 400 milioni. Cominceremo a cercare partner industriali. Legati, sia chiaro, solo al progetto stadio, non alla Fiorentina. E se non dovessimo trovare soci saremo noi a coprire questa cifra. Ma sono convinto che troveremo compagni di viaggio». DETTAGLI I numeri della piccola Cittadella Viola sono questi: stadio da 40.000 posti, creazione di un centro commerciale di 77.000 metri quadrati, un albergo con 200 camere, una struttura in grado di ospitare altri eventi, un grande parcheggio coperto, 1.000 posti per parcheggio custodito di biciclette. Il tutto per 48 ettari. Un progetto che dovrebbe dare lavoro a più di tremila persone. Andrea Della Valle guarda orgoglioso i tre plastici in bellamostra. «Come si chiamerà il nuovo stadio? Non ci abbiamo ancora pensato ma sarà legato alla storia di Firenze. Quale sarà il progetto Fiorentina in questi anni di avvicinamento al nuovo impianto? È sempre la stessa storia. Noi presentiamo un qualcosa che deve diventare un vanto di Firenze in Italia e la domanda è: “Chi comprate?”. La Fiorentina continuerà ai suoi livelli. Nei nostri 15 anni siamo andati 4 volte in Europa League e 3 in Champions (anche se in una circostanza questa opportunità ci è stata tolta). Abbiamo sfiorato più volte la conquista di un trofeo. Quest’anno, finché i numeri non ci condannano dobbiamo puntare al sesto posto, quando saremo fuori avremo la possibilità di anticipare le scelte future. Quindi nessun passo indietro e quando avremo il nuovo stadio e la Cittadella si potrà parlare di obiettivi più ambiziosi. Ma non dimenticate i sacrifici fatti dalla mia famiglia». TEMPI Molte domande ruotano sui tempi di realizzazione. Il sindaco Nardella osserva: «Sarebbe importante iniziare i lavori nella seconda metà del 2019. Giorni fa mi avevano chiesto in una scala da 1 a 10 che percentuale davo di realizzazione del nuovo stadio. Avevo risposto 7. Ma ora dopo aver parlato con Della Valle e aver visto i progetti salgo a 9. Ormai non possiamo tornare indietro. Nella storia della Fiorentina nessuno si era battuto come i Della Valle per realizzare un progetto così importante. Certo, ci sono ancora dei nodi da sciogliere, come la ricollocazione della Mercafir. Però mi auguro che ci sia la volontà di tutta la città di realizzare questa grande opera». OSPITI Nella sala delle Armi erano presenti anche il ministro dello sport Lotti («abbiamo vissuto insieme i primi passi di questo progetto», spiega Narcella) e il direttore generale della Federcalcio Uva. A conferma che da Palazzo Vecchio parte una storia importante non solo per Firenze ma per tutto il calcio italiano. «Abbiamo creato uno stadiotempio», spiega il presidente operativo Cognigni. Aggiungendo: «Noi vogliamo anche valorizzare la zona di campo di Marte allargando il centro sportivo e creando una specie di “Distretto viola”». «Il Franchi potrebbe diventare un impianto polivalente, ospitando ad esempio partite internazionali di rugby», aggiunge il Sindaco. Tante idee. Ambiziose. Il Rinascimento Viola ha acceso i motori”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.