Gazzetta dello Sport: “Una B grandi numeri. Pubblico, audience, social. Il campionato dei record”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su un campionato di serie B e i numeri della stagioone.
Le premesse c’erano tutte. Grandi piazze, campioni senza età come Buffon e Fabregas, gli eroi del 2006 che dal campo si sono spostati in panchina. Il campionato di Serie B deve ancora emettere alcuni verdetti, ma alla fine della regular season si può già dire che è stato un successo. Di pubblico prima di tutto, con la media spettatori di 9.982 persone a partita, la più alta degli ultimi 10 anni, in netto progresso rispetto ai 7.412 della stagione 2018-19, l’ultima con il 100% di spettatori prima dell’arrivo del Covid che ha chiuso a lungo gli stadi. E che sia stato un campionato a cinque stelle lo dimostra anche il dato di Bari-Genoa che, con 48.877 spettatori, è stata la gara più vista nella stagione regolare degli ultimi 15 anni.
Quanta gente Un boom di pubblico fragoroso, da Serie A di alta classifica, ma il trend ha riguardato anche piazze considerate meno passionali. Sono state infatti 17 le giornate con più di 100 mila spettatori allo stadio, segno che il campionato è piaciuto e il fatto che quasi tutto sia rimasto in bilico fino alla fine ha aiutato. Non a caso la 38ª giornata, l’ultima prima di playoff e playout, è stata la più seguita con un totale di 140.078 spettatori sui 10 campi. La squadra con più pubblico in casa è stato il Genoa, con una media a partita di 25.067 spettatori che sicuramente hanno dato un bel contributo per la promozione diretta in Serie A della squadra di quell’Alberto Gilardino che a dicembre aveva sostituito Alexander Blessin.
Estero boom E non è un caso che con questi nomi, anche dall’estero arrivano segnali positivi. Del resto, negli ultimi anni ci sono sempre stati più investitori che hanno trovato validi motivi per mettere soldi a queste latitudini e le diverse proprietà straniere sono li a testimoniarlo. Gli occhi da oltre confine si sono moltiplicati grazie anche a una copertura televisiva sempre più ampia che quest’anno ha toccato in pratica i cinque continenti. Dall’Australia alla Svizzera, dagli Usa al Sudafrica passando per l’Indonesia, il campionato di Serie B attraverso le varie piattaforme (anche social) è stato trasmesso in maniera pressoché globale. Un salto nel futuro che ha registrato numeri record, perché la Serie B è un diventato un campionato senza frontiere.