“Da pupillo del presidente a gregario, ma con effetto determinante. Perché se Aleksandar Trajkovski avesse avuto l’incidenza del Matusa, al suo ingresso in campo, per tutta la stagione ora staremmo parlando di un altro giocatore. Invece i numeri del macedone parlano solo di 3 gol e 1 assist vincente, per Vazquez contro il Sassuolo. Davvero poco come bilancio dopo 35 giornate. Evidentemente il Frosinone lo infiamma, Trajkovski lo ha perforato sia all’andata che al ritorno. Quello del Barbera fu un gol da cineteca, alla Del Piero, replicato in fotocopia con l’Udinese. A Frosinone è stata, invece, una rete di rabbia, cercata, voluta fino in fondo con una progressione che ha mandato al bar i difensori ciociari. Questo Trajkovski può tornare utile al Palermo per le ultime tre sfide alla ricerca di una disperata salvezza. Non quello svogliato e poco grintoso visto per tutto il campionato. Il passaggio tra l’avere il posto assicurato a prescindere e doverselo conquistare a suon di prestazioni, fa la differenza. Ballardini domenica ha reimpostato le gerarchie dell’attacco dando precedenza giustamente a Gilardino che ha subito risposto con una zampata delle sue. A PARTE INVERTITE Trajkovski non si è fatto attendere non appena è stato mandato in campo con una risposta di orgoglio. Era accaduto anche all’andata a parti inverse, sempre con Ballardini in panchina, il macedone partì titolare e siglò il gol del 31, Gila subentrò nel finale e mise a segno la rete del 41 finale. Quella andata in scena domenica è stata una sorta di nemesi per Zamparini che ha trovato il suo equilibrio nel vedere andare a segno l’attaccante messo spesso in discussione e quello prediletto a dispetto dei numeri. Ballardini, dal canto suo, ha dato un segnale forte alla squadra rimettendo tutto in discussione rispetto alle scelte operate nelle ultime due gare. Dopo avere riabilitato i senatori al campo, ha trovato risposte anche da chi forse partendo dalla panchina ha riscoperto energie importanti. Il tutto senza produrre scompensi nel gruppo, che finalmente ha dimostrato di essere in linea con il proprio tecnico dopo la frattura avvenuta nella prima gestione dell’allenatore ravennate. UNIONE RITROVATA Lo scatto dalla panchina di Gilardino per abbracciare il compagno dopo il 20 è un’immagine che fotografa bene questa situazione. Trajkovski si è fatto perdonare il gol fallito a porta vuota contro la Juventus e la prova davvero impalpabile offerta con l’Atalanta. Aleksandar ha sicuramente pagato l’ambientamento alla Serie A, non facile per chi proviene dal campionato belga, ma anche una certa indolenza che in questa categoria nessuno può permettersi, forte anche di essere tra i prediletti del presidente. L’attaccante ha delle qualità probabilmente ancora inespresse, tocca a lui metterle in evidenza. Il Palermo ha tre partite per decidere una stagione, Trajkovski per fare ricredere tutti”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.