Gazzetta dello Sport: “Un Ricciardo formula gol: «Palermo, andiamo in C»”
L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le parole dell’attaccante del Palermo, Giovanni Ricciardo, protagonista ieri in conferenza stampa. Il bomber messinese ha parlato della possibile parentela con il pilota di Formula 1 Daniel Ricciardo: «Non siamo parenti con Daniel, io vivo a Ficarra, in provincia di Messina dove, invece, sono nato, conosco il padre che viene da una frazione di Ficarra e Daniel è stato lì fino a 4 anni, prima di andare in Australia». Diverse le squadre cambiate nella sua carriera: «I primi quattro anni della mia carriera li ho disputati all’Igea Virtus, da lì ho sempre cambiato squadra, anche quando ho fatto bene–racconta-. Da giovane mi piaceva vivere sempre situazioni nuove, col tempo mi piacerebbe instaurare un rapporto con una squadra per più anni. Secondo me nella vita ognuno ha quel che si merita, un giorno non penserò a dare la colpa ad altri: è tutta questione di opportunità e fortuna. Sono felice di quanto fatto negli ultimi anni della mia carriera, come lo scorso anno in cui ho vissuto una bellissima esperienza a Cesena che spero di ripetere a Palermo, la piazza più importante in cui sono stato». Tra le squadre interessate c’era anche il suo Messina: «Ho avuto una chiacchierata con l’FC Messina–ammette-, ma non voglio creare equivoci. Ho molto rispetto per il Messina, sono nato lì. Quando ho saputo della catastrofe del Palermo, però, il mio obiettivo primario era questo. Ho avuto anche richieste dalla C, ma sono riuscito a realizzare questo sogno». E sui tifosi messinesi: «Circa un mese fa, sui social, sono stato un po’ a ttaccato dai tifosi, credo chel ’accoglienza non sarà delle migliori. Li rispetto comunque, e vado per la mia strada». Sulla domanda relativa al numero di gol che realizzerà quest’anno Ricciardo è stato cauto: «È la domanda a cui non si può rispondere. Il gol è fondamentale e, se sto bene fisicamente, posso dire la mia. Mi piacciono le piazze calde, come lo era Cesena e come lo è Palermo, basti vedere i mille tifosial primo allenamento. Darò il massimo, come tutti, abbiamo chiaro l’obiettivo da raggiungere, ma non sarà facile. Ci saranno tanti ostacoli, devono saperlo anche i tifosi. Dopo sei giorni posso dire che questa squadra è importante a livello diqualità, ma la D è difficile. L’ho vinta tre volte e la caratteristica fondamentale è la cattiveria, perché si va a giocare su campi difficili.Anche per Bari e Cesena non è stato facile salire in C».