Gazzetta dello Sport: “Un Palermo da piangere, anche per i lacrimogeni. Torna Ballardini?”

“Tutti gli errori e la confusione di una stagione disgraziata si concentrano in una notte di frastuono e botti e contestazione. Il Palermo crolla in casa come era successo solo contro la Juve, in una partita che sa tanto di resa contro la Lazio rivitalizzata da Simone Inzaghi (ma aspettiamo test meno «inquinati» da ambiente e avversario per un giudizio più significativo). Novellino ne prende altri tre, incassa la terza sconfitta in quattro partite – con un solo inutile gol segnato, contro il Chievo – e a questo punto non è fantascienza (come potrebbe esserlo con Zamparini), anzi è concreta ipotesi, il ritorno di Ballardini sulla panchina rosanero. Per quel che servirà, visto che alla prossima c’è l’inarrestabile Juventus. L’AMBIENTE CONDIZIONA Anche per questo, ma non solo per questo, il Palermo sembra condannato. La classifica lo dà ancora alla pari con il Carpi e un punto più su del Frosinone, ma in confronto alle altre due contendenti per la salvezza non ha anima né gioco, e ora pure il pubblico contro. Il tifo del Renzo Barbera condiziona ancora di più in negativo la serata. Già prima del via partono i cori «se non vinciamo vi massacriamo». Durante, l’arbitro Gervasoni è costretto per due volte a sospendere la partita per il lancio di bombe carta, una delle quali sfiora Candreva. I cori contro Zamparini e i giocatori si sprecano. Poi nell’intervallo le frange più calde svuotano il loro settore e l’ultima parte di gara si gioca in un silenzio balordo. Interrotto dai fischi finali e, fuori dallo stadio, a fine partita, dalla reiterata contestazione. Nella disperata lotta per la salvezza, tutto questo non aiuta. CONFUSIONE In campo, il Palermo è il frutto di una confusione lunga mesi. I continui cambi tecnici hanno evidentemente tolto certezze a una rosa di qualità non elevata (e ieri pure priva dello squalificato Franco Vazquez), fino ad approdare a un 4-4-2 troppo scolastico e troppo rigido che la Lazio affetta nel giro di un quarto d’ora. I rimedi provati da Novellino servono a poco: prima il 4-1-4-1 con l’uscita precoce di Lazaar e l’ingresso di Brugman, poi il 4-3-1-2 con l’innesto di La Gumina, piccolo prodigio del «Viareggio» ma ancora acerbo. Anche perché tra interruzioni e contestazioni, la partita propriamente detta finisce al primo lancio di petardi, al 24’ del primo tempo. SIMONE MEGLIO DI PIPPO In tutto questo, comincia in gloria la carriera di Inzaghino. Simone, il più piccolo, ha sempre dovuto fare i conti, suo malgrado, con Filippo, il più grande. Prima nello stesso ruolo di centravanti, adesso nella stessa parabola da allenatore: dalla Primavera alla prima squadra. Filippo debuttò con un 3-1 proprio contro la Lazio, col vantaggio di due mesi di lavoro alle spalle. A Simone, che si è dovuto buttare in acqua all’improvviso, senza rodaggio, va anche meglio. Lo aiuta la pochezza del Palermo, non squadra da amichevole estiva ma comunque avversario morbido, che permette alla Lazio di giocare, provare giocate, ritrovarsi. Non che in una settimana di lavoro si possa rivoluzionare la squadra. L’impressione però è che, rispetto all’ultima Lazio di Pioli, questa sia un po’ più raccolta e corta, con un Onazi in più a centrocampo che aggiunge dinamismo, e che abbia recuperato la fiducia nei suoi uomini migliori. L’appello di Inzaghi ai senatori risulta particolarmente centrato. Candreva sembra il vero Candreva, non la versione quasi svogliata vista ultimamente sotto Pioli: sono suoi gli strappi che aprono le prime voragini nella difesa rosanero. Klose è il braccio armato: altra doppietta, come venti giorni fa all’Atalanta, da quel vecchio predatore d’area che è sempre stato. Ma anche Keita fa la sua parte – i suoi affondi sulla sinistra sono un altro fattore determinante – e il gol di Felipe Anderson appena tre minuti dopo aver messo piede in campo (interrotto un digiuno di quasi due mesi) è un altro segnale importante. Per Inzaghino, un gran bel modo di cominciare”. Questo si legge sull’odierna edizione de “La Gazzetta dello Sport”, in merito alla disfatta subita ieri sera dal Palermo per mano della Lazio.