“Calcio d’agosto, Udinese mia ti riconosco dopo il ko inopinato ma meritato con lo Spezia. Storpi il vecchio adagio ed ecco che ti ritrovi sotto gli occhi la squadra che ha rischiato la retrocessione, concludendo il campionato a maggio con appena 39 punti e il k.o. interno con il Carpi. SOLITI ERRORI Sono passati due mesi e da allora l’Udinese ha cambiato di mano (da De Canio a Iachini) e sta cercando di cambiare pelle attraverso il nuovo spartito, il 3-4-1-2, ma alla resa dei conti è un’Udinese ancora imprecisa e sciupona in attacco, e passibile di contravvenzione per quanto sbandi in curva (leggi difesa). E a fine gara lo ha riconosciuto anche Iachini: «Abbiamo pagato dazio alle reti prese su palla inattiva, abbiamo subito il colpo e non abbiamo avuto il coraggio necessario per rialzarci. Dobbiamo crescere e lavorare molto ma sono fiducioso. Abbiamo sbagliato molto, ma questa squadra sta crescendo. Il mercato? Stiamo valutando i nostri giocatori, ma allo stesso tempo siamo vigili». Insomma, il tecnico sa bene quanto dovrà lavorare per dare costrutto alla sua squadra. RIBALTONE E RIGORE SPRECATO Infatti, dopo il vantaggio bianconero, firmato da De Paul al 35’ con un destro deviato nella porta spezzina in maniera determinante da Valentini, in pochi si sarebbero aspettati lo Spezia al riposo in vantaggio, prima grazie al colpo sotto misura di un Nenè mai domo nel volersi conquistare il pallone in piena area piccola, e poi grazie a Okoreke, libero di puntare centralmente Karnezis dopo un allegra interpretazione difensiva di un Heurtaux in bambola. Nella ripresa, al 10’ il rigore conquistato da Badu è stato sparato sul portiere da Zapata, e dopo 4’ è arrivata la sentenza con il tris ligure, nato da una maldestra deviazione di Matos sugli sviluppi di un corner, che ha liberato nenè per il 3-1. ZAPATA TROPPO TARDI Iachini, che aveva provato a svoltare con Penaranda e Hallfredsson, non ha trovato nuova linfa, anzi. L’Udinese è stata confusionaria, vedendosi annullato un gol con Felipe e segnando quando era ormai troppo tardi con Zapata. Alla fine, il sorriso è stato di Mimmo Di Carlo: «Abbiamo vinto meritatamente, con l’atteggiamento di chi deve difendere avanzando e dando poco spazio agli altri, giocando in velocità». Allo Spezia ora toccherà il Palermo, l’Udinese, fischiata alla fine, invece avrà solo il campionato”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”