Gazzetta dello Sport: “Tutti i sassolini di Tedino. Parma, Nazionali e tifosi”
“L’orgoglio contro il pregiudizio, con un retrogusto dal sapore di rivincita che non guasta. C ’è un po’ di tutto nella sfida tra Palermo e Parma: c’è da andare contro l’emergenza per l’assenza dei nazionali e il voltafaccia di Lega e Federazione all’istanza di rinvio della gara, c’è la voglia di Tedino di rifarsi dopo la sconfitta ai rigori patita contro gli emiliani nella semifinale playoff promozione con il suo Pordenone, c’è da abbattere un muro di diffidenza che ancora circonda la squadra. Non cova vendette il tecnico, ma il rammarico di non avere l’organico al completo è grande. «E’ un altro campionato e un’altra partita, chiaramente mi sarebbe piaciuto giocare con tutta la squadra al completo – spiega. L’anno scorso con il Pordenone abbiamo fatto delle grandissime prestazioni contro il Parma, firmerei per giocare di nuovo così contro di loro. La semifinale in campo non l’abbiamo persa, ma solo ai rigori. Però non penso più all’anno scorso, penso al presente e battere il Parma non sarà facile. Venderemo cara la pelle. Se non giochi un calcio aggressivo per loro sarà facile, vista la qualità tecnica dei loro giocatori come Dezi, Barillà o Ceravolo che fanno la differenza».
DA PROVINCIALE In ogni caso quella semifinale gli valse la chiamata di Zamparini che vide la gara in tv. Però, oggi, probabilmente il Palermo si dovrà travestire da Pordenone per gettare il cuore oltre l’ostacolo. «Come ho detto ai giocatori, vengo da società organizzate che affrontavano squadre più forti. Bisogna dimostrare ul campo il valore e ogni partita serve per migliorare. Non possiamo mai cantare vittoria perché siamo il Palermo, anzi è il contrario perché tutti si accorgono di ogni scivolone». Sette assenti, chic ’è non è al massimo della condizione, mentre chi è lontano da Palermo è riuscito a fermare l’Italia con un gran gol.
NAZIONALI Qualcosa che aumenta il disappunto per un rinvio nel quale il Palermo contava, visto il grande numero di nazionali in giro per l’Europa. «Sul rinvio non ci ho mai sperato, perché so come funziona l’Italia, il gol di Trajkovski agli azzurri forse è un segno del destino. Si è fermata anche la Primavera, per gli impegni della nazionali giovanili e penso che la B sia un campionato più importante. La reputo una cosa strana».
Tedino prova a stimolare il senso di orgoglio dei tifosi. «Tutte queste situazioni toccano la città di Palermo e l’orgoglio societario. Se fossi una persona di Palermo andrei allo stadio, la forza di una città contro un’ingiustizia deve essere questa. Contiamo di fare una partita d’assalto, di volontà e di spirito di sacrificio. Queste sono le nostre armi, siamo un gruppo che vuole fare risultato». Per centrare l’obiettivo Tedino sta pensando di passare al rombo con il rientro di Coronado che dovrà ispirare La Gumina ed Embalo, ancora a secco. «Coronado non è al top e dobbiamo valutare, la formazione ruota attorno al suo impiego–chiude–. La Gumina ha la nostra stima e quella del club, il rinnovo ne è la prova, ma deve trovare equilibrio, voglio vederlo col fuoco dentro»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.