L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo che aspetta ancora Tutino.
Con il Modena sembrava avesse trovato il codice di sblocca: partita perfetta gol e assist. Invece resta l’unica gara in cui Gennaro Tutino ha lasciato il segno. La riconferma a Parma nella sua sfida da ex non ha prodotto altre griffe e nemmeno i pochi minuti finali contro il Cosenza hanno fatto registrare particolari sussulti.
Verrebbe da dire che il Palermo sta aspettando ancora Tutino. Un solo acuto in cinque partite da titolare risulta troppo poco, come più in generale nelle 12 presenze complessive dal suo arrivo a gennaio. È stato preso per alzare il tasso offensivo dei rosanero, come spalla o alternativa a Brunori. L’attaccante napoletano, all’inizio, ha dovuto pagare dazio per una condizione fisica non ottimale, un’attenuante che ci può stare visto che nell’ultimo periodo a Parma aveva giocato a singhiozzo. Dopo, oltre due mesi, da un giocatore del suo calibro in questa categoria è lecito aspettarsi di più.