L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla corsa playoff del Palermo.
C’è profumo di spareggio. Parma-Palermo vale più dei tre punti in palio, perché le due squadre lottano per entrare nei playoff. I siciliani sono davanti, hanno un punto di vantaggio e gli emiliani vengono da una batosta a Como: ai ragazzi di Pecchia serve una reazione che possa indicare il percorso da qui alla fine della stagione. Il rendimento altalenante ha condizionato il Parma e non ha permesso quel decollo che tutti si attendevano, ma il pallone è ancora in gioco e, come ha ripetuto l’allenatore alla vigilia, «la squadra deve soltanto scendere in campo e giocare per vincere. Senza pensare da quello che potrà essere il 19 maggio. Senza calcoli. Solo un allenatore ho avuto che poteva fare delle tabelle: nostre e degli avversari. Lo faceva in modo straordinario ed era Vujadin Boskov. Io non le faccio». Discorso chiarissimo, anche perché azzardare previsioni su ciò che potrà combinare il Parma è un’impresa che non riuscirebbe nemmeno a un esperto indovino.
Protagonisti Il Palermo, forte dell’appoggio di quasi 4mila tifosi, cercherà di imporre il proprio gioco. Brunori (terzo nella classifica dei marcatori) va in panchina, ma la sua delusione è comprensibile: venne acquistato dal Parma nel 2018 e girato in prestito per due volte (ad Arezzo e Pescara), senza avere mai la possibilità di giocare in un Tardini che oggi reclama la presenza di un centravanti (Inglese, Charpentier, Bonny e Benedyczak, per motivi diversi, hanno deluso). Altro problema sarà la presenza nel Palermo di Tutino, uno che a Parma non ha incantato e che vorrà dimostrare quanto si sono sbagliati a mandarlo via. Pecchia però avrà Vazquez, uno che a Palermo ha scritto la storia. Non è detto che ci sia spettacolo, ma per il Parma è cominciata l’operazione-sorpasso, col presidente Krause appena arrivato dagli States.