Gazzetta dello Sport: “Trapani-Pescara, questa sera la A trova altro mare – le probabili formazioni”

“Ci siamo. Ecco la notte più attesa, quella che scriverà il nome della terza squadra promossa in Serie A dopo Cagliari e Crotone. E il nome arriverà ancora dal mare. Dopo la partita di andata le onde più frizzanti sono quelle dell’Adriatico, perché la vittoria per 2­0 del Pescara è stata molto significativa. Ma attenzione alle acque azzurre che bagnano Trapani, nelle quali in questa stagione la pesca è sempre stata redditizia. PERCHÉ PESCARA Il doppio vantaggio pesa, ma non è l’unico motivo che ha spostato la bilancia di questa finale. Il Pescara all’andata è piaciuto di più, segna con disinvoltura sia in casa che in trasferta (per questo stasera è da escludere che faccia le barricate) e soprattutto ha l’organico in condizioni migliori. Manca soltanto Memushaj, aggregato all’Albania per gli Europei, così Oddo piazza l’esperto Bruno davanti alla difesa spostando Torreira a mezzala, confermando il resto della formazione di giovedì sera. Con lo scatenato Lapadu
la al centro dell’attacco, forte dei 30 gol stagionali e con un timbro in ognuna delle tre partite di questi playoff. Al di là di qualche sterile e triste polemica sui social, a Pescara c’è grande entusiasmo: la squadra sarà seguita da 400 tifosi, in città vedranno la partita in migliaia davanti a due maxischermi. E in caso di promozione (sarebbe la sesta in A dal 1977) questa folla sarà pronta a riversarsi all’aeroporto ad accogliere la squadra e ad accompagnarla allo stadio Adriatico, che sarà aperto per i festeggiamenti. PERCHÉ TRAPANI Ma attenzione. Non sarà certo un Trapani rassegnato quello di stasera. La squadra di Cosmi proverà a ribaltare la situazione sorretta da uno stadio tutto esaurito e con un entusiasmo clamoroso, visto il traguardo mai raggiunto nella storia. L’opportunità di salire in Serie A per un club così non capita tutti i giorni e quindi la bandiera bianca non sarà issata tanto presto. All’attacco, Cosmi non ha altra scelta. Ma ha due problemi: la squalifica del regista Scozzarella lo priva di una pedina fondamentale per la costruzione delle manovre offensive, e le condizioni di forma degli attaccanti non sembrano sfavillanti. Citro ha recuperato dalla pubalgia, Petkovic combatte con un ginocchio dolorante (e a Pescara s’è visto), Coronado c’è e le alternative sono De Cenco, Torregrossa e Montalto. Basteranno? E basterà affidarsi a quei calci da fermo che tanta gioia hanno già dato? Cosmi non è solo un motivatore, ma anche un saggio stratega e non ci sarebbe da stupirsi se, visto l’obbligo di dover vincere con almeno due gol di scarto, rinuncerà al 3­5­2 (con Nizzetto inventato play) per piazzare Coronado dietro a due punte, con il 3­4­1­2 o il 4­3­1­2. Eh sì, può succedere di tutto…”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.