“Quella di stasera potrebbe essere l’ultima trasferta in B per il Trapani, giunto ad un passo dalla Serie A. Partita storica. Nel bagaglio della squadra granata più le certezze che gli interrogativi. Serse Cosmi lo sa, ha una gran fiducia nei suoi giocatori, ed alla vigilia appare molto sereno. «L’esperienza – dice – in questi casi aiuta. In altre situazioni simili me la sono cavata sempre abbastanza bene». LA TENSIONE L’adrenalina raggiunge livelli elevati col passare delle ore: «Non ci vuole uno psicologo per capire che mettere più pressione alla squadra sarebbe dannoso – certifica Cosmi –. I giocatori sentono in maniera incredibile l’importanza della gara. Il solo Petkovic, per il carattere che ha, forse no. Bisogna saper gestire l’entusiasmo, perché non si trasformi in euforia, ed evitare di avere timore degli avversari». COSA CONTA DI PIÙ In una partita così importante le componenti che possono indirizzarne lo svolgimento della gara sono diverse. Il tecnico perugino sa quali possono risultare determinanti: «È una finale in cui ci si gioca la Serie A. L’aspetto tattico conta molto, ma io penso più all’aspetto nervoso, psicologico, alla capacità di interpretare il gioco in certi momenti. Aggiungerei anche la componente fortuna». TRAPANI PIÙ MOTIVATO La posta in palio è altissima, Cosmi non fa calcoli. «Andiamo al concreto, non stiamo a fare poesia. Questa è una partita che vale sui 2025 milioni. È qualcosa di straordinariamente importante. Credo però che nessuna squadra possa avere più motivazioni di noi. Lo stesso Pescara, che pure giocherà alla morte per fare il salto di categoria, non potrà avere le stesse nostre motivazioni. Il Pescara la Serie A la conosce, il Trapani la vorrebbe fare per la prima volta. Noi siamo dentro una storia centenaria, lottiamo per la cosa più grande di sempre». IL PESCARA Cosmi preferisce parlare più della sua squadra. Sul Pescara il suo giudizio è sintetico e schietto: «Superfluo dire che è una squadra molto forte e ben allenata. In particolare hanno giocatori, non quelli in vetrina come Lapadula o Caprari, che incidono tantissimo sul gruppo, e sono Memushai e Benali. Gli altri sono giocatori che hanno qualità incredibili». E CHE CALCIO… Alla vigilia qualche sassolino Serse Cosmi se lo vuole togliere. Ha letto più volte di un Trapani catenacciaro. «Si è cercato di far passare l’idea di una squadra che fa il calcio totale, e non siamo noi, e una squadra che sta lì ad aspettare, il Trapani. Voglio ricordare che il calcio “non totale” del Trapani vanta il terzo miglior attacco della Serie B, è quello che ha fatto più gol su palla inattiva, che ha un difensore che ha realizzato 8 reti, che nel girone di ritorno è quello che ha fatto più gol e che ne ha subiti di meno. Per come la vedo io, invece, si affrontano due squadre che hanno giocatori dalle caratteristiche diverse. La differenza la fanno gli interpreti, sia nel nostro gioco speculativo, che in quello totale degli avversari»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.