Gazzetta dello Sport: “Tranquilli c’è Valente: l’uomo delle emergenze fa coraggio al Palermo, a Parma riecco il jolly”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara di oggi tra Parma e Palermo e in particolar modo su Valente.
Nell’emergenza il suo nome affiora sempre come un’ancora di salvezza. Anche questa volta, nella prima delle otto finali che attendono il Palermo per conquistare i playoff, Nicola Valente sarà lì a metterci del suo. Al Tardini, questo pomeriggio, il Palermo ne avrà fortemente bisogno, per tamponare l’emorragia di assenze, ben sette, con cui Corini è costretto a fare i conti nel match che, per il numero di defezioni eccellenti, si presenta con una partenza ad handicap. Perché il Parma attende questa sfida per rifarsi della sconfitta dell’andata e per ricacciare fuori dalla zona spareggi i rosanero. Valente dovrà ancora incarnare il doppio ruolo di grimaldello sull’esterno, a supporto del tandem offensivo, e di stantuffo in fase di contenimento. Qualcosa che ha dimostrato di saper fare bene per buona parte di una stagione costruita su momenti in cui è stato chiamato a dare delle riposte concrete.
Risolvi-problemi Il suo primo anno in Serie B è sbocciato, infatti, proprio da una situazione di emergenza, nata dalla rottura del crociato di Elia, e si sta ulteriormente delineando nel finale per la momentanea indisponibilità di Di Mariano, afflitto da un’infiammazione al ginocchio. Nel mezzo cinque mesi di rendimento continuo nei quali ha conquistato i galloni di titolare, realizzando 3 gol e confezionando 5 assist, il primo del quali proprio contro gli emiliani all’andata per l’incornata vincente di Marconi. Un percorso che gli è valso il rinnovo da parte del club per un altro anno. Un giusto premio, visto che Valente di problemi in questa stagione ne ha risolti parecchi, tanto da convincere la dirigenza a non individuare un’alternativa da Elia a gennaio perché l’aveva già in casa. E anche quando in seguito agli innesti del mercato invernale Corini ha ridisegnato il Palermo spostando Di Mariano a destra, a volte come terzo attaccante, altre come vero e proprio esterno, l’ex Carrarese si è riaccomodato in panchina pronto a riemergere per risolvere problemi.