“Come Alessandro il Grande, Aleksandar adesso dalla Macedonia è chiamato a estendere il suo dominio. Dentro i confini della sua nazionale Trajkovski è diventato re indiscusso degli ultimi due match di qualificazione ai Mondiali. Due gol in altrettante gare, un sigillo che ha fatto tremare l’Italia, costretta al pareggio proprio dalla rete dell’attaccante rosanero, un altro nella rotonda vittoria sul Liechtenstein. Due tiri in fotocopia sull’angolo più lontano che si sono rivelati inesorabili per i portieri avversari. E se quello a Buffon è il più prestigioso in carriera, l’altro, seppur a un avversario modesto, può contribuire all’autostima per conquistare Palermo. INIZIO POSITIVO Ci stava provando Trajkovski con un inizio stagione incoraggiante: tripletta al Francavilla in Coppa Italia e gol alla prima di campionato allo Spezia. Poi, il lento calare nell’involuzione, qualcosa già visto nei due anni precedenti. L’aver chiuso in bellezza le qualificazioni a un Mondiale, acui la Macedonia non parteciperà, può restituirlo al Palermo rigenerato per quei gol che invece avranno un peso per la promozione. Se li aspetta Tedino che su di lui punta molto, li invoca Zamparini che proprio l’altro giorno ha sottolineato che delle reti di Trajkovski in nazionale se ne fa poco perché attende quelle per i rosanero. […]”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.