Gazzetta dello Sport: “Trajkovski, Balogh, Struna: il bello, il brutto e il cattivo”
“È stato un ritiro insolito, e non solo perché dopo tanti anni il Palermo ha lasciato l’Austria per spostarsi in Friuli, a Sappada. Ma per l’atmosfera che ha contraddistinto le due settimane di lavoro trascorse dalla squadra di Tedino in altura, un’atmosfera per forza di cose appesantita da fattori extracampo (vedi il «caso Parma») e dalle troppe incertezze di ordine tecnico. Gli arrivi di Mazzotta, Salvi, Brignoli e Haas al momento non bastano a controbilanciare le cessioni, quelle già formalizzate(La Gumina, Coronado e Gnahoré) e soprattutto quelle in attesa di essere perfezionate (Nestorovski e Rispoli su tutti).Di fatto il tecnico Bruno Tedino ha lavorato con un gruppo che da qui alla fine del mercato rischia fortemente di essere smembrato e fare proclami di Serie A, oggi, può risultare alquanto azzardato. BELLO D’ESTATE Tra le note liete di Sappada, certamente l’approccio di Trajkovski alla nuova stagione. Il macedone si è messo in luce sia per l’applicazione che per la qualità delle giocate mostrate in allenamento e nel corso delle due amichevoli disputate dal Palermo. Va detto che non è la prima volta che d’estate Trajkovski brilla per poi deludere nel corso del campionato. Anche l’anno scorso aveva cominciato bene, gol a raffica tra ritiro, Coppa Italia e esordio in campionato, ma strada facendo sono emersi i limiti (di personalità) di sempre. Tedino l’ha impiegato da seconda punta e da trequartista dietro a due attaccanti, e non ha mai mancato di sottolineare che più che convincere gli altri, Trajkovski deve convincere sé stesso delle proprie capacità. Anche per Zamparini il macedone in B può far la differenza, ma di fatto – ha detto – rimane per mancanza di richieste. POMO DELLA DISCORDIA Pure Balogh ha lasciato intravedere qualcosa di buono, segnando spesso durante le partitelle in famiglia e non di raro gol di pregevole fattura. Ma un conto è mettersi in mostra giocando contro i compagni, un altro è avere davanti avversari veri, e l’ungherese finora ha dato semprel’impressione di non essere ancora pronto per prendersi certe responsabilità. Il fatto poi che Zamparini (che la passata stagione lo etichettò come «il nuovo Vazquez») lo sponsorizzi di continuo, non fa bene né al ragazzo, né all’allenatoreche lo deve gestire, né allo spogliatoio che lo vede come il pupillo del patron. Il rischio che Balogh diventi di nuovo il pomo della discordia tra la proprietà smaniosa di recuperare l’oneroso investimento e l’allenatore, è alto. E le avvisaglie ci sono tutte. GLI SCONTENTI Il gruppo è ampio e per il bene di tutti va sfoltito quanto prima. Per quanto Tedino si sia sforzato di lodare la professionalità di tutti, la presenza di tanti giocatori che hanno chiesto a gran voce di essere ceduti, non può non danneggiare l’armonia dello spogliatoio. Alcuni episodi sono stati indicativi in tal senso, dal ritardo ingiustificato con cui si sono presentati al raduno Nestorovski e Struna, a quello messo in conto di Bellusci (febbre causata da mal di denti) e Gnahoré(passaporto smarrito). I due difensori, in particolare, non hanno neppure preso parte alle due amichevoli giocate a Sappada, anche se, a detta di Tedino, solo perché alle prese con lievi problemi fisici”. Ecco quanto riportato nell’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport”