Gazzetta dello Sport: “Torino, colpo made in Italy. Farsa Palermo: torna Iachini”

“Italia batte Resto del Mondo 3-­1. Gli «azzurrabili» di Ventura risorgono nella multietnica Palermo, sospinti oltre la palude da un eccellente Immobile, simbolo della meglio gioventù italica del Torino. In fondo al tunnel della sofferenza i granata si cercano con lo sguardo come fratelli nella folla, mentre quelli rosanero, smarriti dopo l’ultimo ribaltone in panchina (l’addio in settimana di Schelotto), si preparano ad un nuovo ritiro punitivo da domani a Roma e a riabbracciare il «loro» Iachini, ricorteggiato a più riprese in serata dal presidente Zamparini e probabilmente l’unico in grado, ora, di condurre in porto la salvezza. CORAGGIO Il risorgimento granata è certificato dalla scena finale e da quello che c’è stato prima: giocatori che si vengono incontro per abbracciarsi, gesti rivelatori di una paura esorcizzata e di una scommessa vinta innanzitutto nello spogliatoio. Scelte premianti, quelle di Ventura. Il «patriarca», opposto al debuttante Bosi (6o allenatore stagionale, 7o avvicendamento in panchina), riesce nell’impresa di vincere a Palermo dopo 54 anni affidandosi a 8 italiani su 11. In campo tutti insieme, da Benassi a Baselli, da Belotti a Immobile passando pure per Zappacosta. E, sotto gli occhi di Rocca, in tribuna ieri per conto del c.t. Conte, i giovani col ciuffo ribelle si riscoprono coraggiosi al cospetto della multinazionale di Zamparini. Stretti attorno allo straripante Ciro, si prendono tutto e riaprono la crisi del Palermo, ora a soli 4 punti dal Frosinone terzultimo e con due infortuni pesanti sul groppone (Sorrentino e Goldaniga). SAN VALENTINO Niente calcio da scienziati. Bastano le ripartenze agli ospiti: quelle che propiziano, dopo l’acuto iniziale di Gilardino (sgorgato da un assist del solito Vazquez e da un tocco felice di Morganella), il rigore procurato e trasformato da Immobile e l’autorete di Gonzalez. Dopo un buon quarto d’ora del primo tempo dei siciliani, a salire in cattedra sono gli ospiti. Che in virtù della loro rapidità d’azione sulle fasce potrebbero anche dilagare nella ripresa. Ma un po’ per la bravura del giovane debuttante Alastra, un po’ per una disabitudine al cinismo sottoporta, i granata allungano i tempi della definita resa palermitana rischiando pure di venire raggiunti a un certo punto nella ripresa (Gilardino). Vizi e virtù di un gruppo celebrato da Ventura a fine gara: «Poteva finire in goleada: ai tifosi abbiamo regalato un mazzo di fiori per San Valentino». Un gruppo che non vinceva una gara dal 16 gennaio e fuori casa dal 22 novembre e che ritrova nel figliol prodigo Immobile il suo valore aggiunto. Dopo Zaza, riecco Ciro. Tra i piedi della coppia d’oro di casa nostra il pallone torna a cantare: con tutto l’azzurro possibile intorno”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio