“C’era una volta l’Italia in rosanero, col Palermo a sfornare giocatori utili alla causa azzurra. Gli anni migliori dell’era Zamparini, quando investiva tanto in giovani promesse italiane. Il declino rosanero è iniziato nel momento in cui Zamparini per motivi economici, ma anche perché circondato da consulenti molto poco credibili, ha proiettato le sue attenzioni sull’Est europeo. Nell’undici attuale si fatica a trovare giocatori italiani, 23 al massimo. E dire che l’ex presidente ne ha lanciati parecchi: il primo fu Luca Toni, poi Andrea Barzagli, Cristian Zaccardo, Fabio Grosso e Simone Barone. CAMPIONI DEL MONDO Furono i grandi protagonisti del Mondiale vinto in Germania nel 2006 (alcuni ancora in rosanero, altri con come Toni e Grosso, con altri club). Giocatori che lasciarono il segno anche nella marcia di avvicinamento a quel Campionato del Mondo, proprio nelle partite disputate al Barbera. Nel 2004 Luca Toni segnò il suo primo gol ufficiale con la maglia azzurra nella vittoria contro la Norvegia in un match valido per le qualificazioni. Cristian Zaccardo realizzò la rete decisiva contro la Slovenia nel 2005. Con quel gol l’Italia ottenne la matematica qualificazione al Mondiale tedesco. Il filone rosanero in azzurro proseguì con Sirigu, Cassani, Bovo e Balzaretti. Ultime consistenti tracce in Nazionale di Palermo che, di fatto, dal 2011 al 2015 non ha più presentato elementi meritevoli di convocazioni. Fino, appunto, a due anni fa. Quando Franco Vazquez è entrato nel mirino di Antonio Conte. Il doppio passaporto italiano e argentino, spinse il c.t. a convocarlo in virtù dell’eccezionale stagione dei rosanero al ritorno in A. Venne convocato per la prima volta proprio per la gara giocata con la Bulgaria a Palermo, ma rimase a vederla dalla panchina. Per il Mudo un’esperienza fugace con solo 2 presenze e interrotta bruscamente. Chissà quanto tempo dovrà passare perché i tifosi tornino a vedere un loro beniamino in azzurro”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.