“Tre motivi per vincere. Roberto Stellone li indica ai suoi uomini: «È la prima stagionale davanti ai nostri tifosi. Dobbiamo far bene. Passare il turno ci consentirebbe di giocare un match importante a Palermo, sabato, e accumulare altri minuti nelle gambe. E dobbiamo abituarci a vincere da subito». Ha un’altra ragione, personale, per intraprendere con il passo giusto il percorso. «È la mia prima panchina ufficiale con il Bari, finora sono sempre stato seduto su quella del Frosinone. L’emozione non mancherà, anche se sarà più forte al debutto in B». INSIDIE Ha un conto aperto con la Coppa Italia. «Quando ero in B a Frosinone fummo subito eliminati dal Como (era in Lega Pro, ndr) – ricorda –. Non vorrei altri scherzi. La storia però insegna che spesso le squadre di categoria inferiore sono favorite, non avendo nulla da perdere. Basti pensare alle imprese dell’Alessandria nella passata stagione. Il Cosenza va affrontato con determinazione. Non mi aspetto un Bari che giri a meraviglia, ci sono state troppe novità. Voglio solo che i ragazzi si sforzino di fare quel che stiamo provando. Sceglierò quelli che sono in condizioni migliori. Certo, in prima linea le scelte sono obbligate, vista la squalifica di De Luca. Ma Monachello è arrivato già ben allenato. E anche Martinho». ATTESA È tempo di mercato. Stellone non scopre gli oggetti del suo desiderio, ma non nega l’evidenza: «A centrocampo siamo contati, aspetto senza fretta. Certo, prima interveniamo meglio è. Sono tante le cose che vanno assimilate dai centrocampisti, soprattutto in un 4-4-2. Il presidente del Frosinone (al Bari piacciono Soddimo e Gori, ndr) ha detto che non vuol cederci alcuno dei suoi? Evidentemente non intende rafforzare una concorrente diretta». Svela un siparietto con i suoi attaccanti: «A Maniero, De Luca e Monachello ho chiesto quanti gol vorrebbero realizzare. Tutti mi hanno risposto nel modo più giusto: sperano che il Bari vinca il più possibile. A loro chiedo di darmi l’anima, non li assillerei mai se restassero a digiuno»”. Questo quanto si legge sull’odierna edizione de “La Gazzetta dello Sport”.