Gazzetta dello Sport: “Tigers in gol come Holly. La favola stavolta è l’Hull, Ranieri torna sulla terra. La neopromossa, in crisi economica e con soli 13 giocatori, mette sotto il Leicester campione”
“Questa non è una favola: è una vecchia storia del calcio. La squadra sfigata, in piena bufera, supera i campionissimi, quelli dell’avventura straordinaria. HullLeicester ci ripropone un antico copione e la Premier parte con il botto: 2-1 per i padroni di casa, giusto così. L’Hull ridotto ai minimi termini – appena tredici giocatori in rosa, alcuni dei quali persino infortunati –, con un allenatore provvisorio in panchina – Mike Phelan, storico vice di Alex Ferguson al Manchester United – e i tifosi in rivolta contro la proprietà, contestata con tanto di sit-in di fronte all’ingresso principale, riporta a terra le Foxes. La favola è finita. Prima il k.o. con lo United nella Supercoppa, ora questo nell’East Yorkshire: è ora di svegliarsi. Dal 1989, quando l’Arsenal andò subito al tappeto, i campioni in carica non perdevano nella gara di esordio: anche questa, a modo suo, è storia. RANIERI L’analisi di Claudio Ranieri è perfetta nella sua essenzialità: «Non abbiamo giocato da squadra, la nostra forza pochi mesi fa». Vero: è mancato il sacro furore, l’unione uno per tutti e tutti per uno, lo spirito collettivo al potere. Poi, però, si sono aggiunti gli errori individuali: Jamie Vardy ha divorato tre occasioni nel primo tempo. Bastava un gol del centravanti simbolo e forse sarebbe finita diversamente. Mahrez ha firmato il rigore, ma ancora una volta è stato più fumo che arrosto: Ranieri dovrà riportare con i piedi per terra l’algerino, accostato a lungo a Psg e Barcellona. Per chiudere il cerchio, i limiti di qualche giocatore: il gallese King non è e non sarà mai Kanté. Si sapeva, ma la partenza del francese, come era prevedibile, ha ind e b o l i t o l e Foxes. IL FILM L’Hull ha tenuto bene il campo. Phelan non è uno sprovveduto: gli anni al seguito di Ferguson hanno lasciato il segno. L’Hull ha mostrato idee di gioco e persino qualche schema: per esempio sui corner, dove è stata costruita la prima occasione con Davies dopo 6’ e dove il Leicester è finito al tappeto una prima volta al 46’. Sulla respinta di Schmeichel, si sono avventati in acrobazia l’ex Palermo Hernandez e Diomandé. La tv ha mostrato che è stato Diomandé a piazzare il colpo decisivo. I tifosi hanno festeggiato con aria incredula, compresi quelli con i cartelli «Allams out», dedicati al proprietario Assem e al figlio Ehab, da tempo in rotta con la piazza. L’Hull è in vendita e in tribuna sono stati avvistati i rappresentanti di un consorzio cinese. Le Foxes sono riemerse con il rigore di Mahrez, ma il fallo di Huddlestone su Gray è stato commesso fuori area. L’Hull non si è scomposto e su un rilancio errato di Schmeichel, Elmohamaday ha riavviato l’azione. Il pallone è finito tra i piedi di Snodgrass che non ha perdonato: 2-1 e buonanotte Leicester”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.