“Ci mette la faccia, è nel suo stile quando il momento è difficile. Daniele Faggiano parla, non per mascherare i problemi, ma per proteggere una squadra che ha bisogno di fiducia. Il d.s. non si nasconde, il tema sulla mancanza di un attaccante di peso è fin troppo evidente così come il problema del Palermo a tirare verso la porta avversaria. Un vuoto che lui stesso ha provato a colmare nel mercato, ma senza successo. L’ipotesi di ricorrere a qualche svincolato per il momento non viene presa in considerazione, ma non è escluso che possa esserlo più in là. «Escludo di prendere uno svincolato, perché la linea societaria è questa. Però sto sempre attento a quello che offre il mercato perché le cose possono cambiare e devo essere pronto – ha spiegato Faggiano –. Abbiamo fuori Trajkovski e Quaison che possono darci una mano importante. I nomi ci sono, li monitoriamo, alcuni non sono nemmeno usciti sul mercato”. CAVENAGHI E GLI ALTRI Pronto alla mossa estrema, quindi, perché se Zamparini dovesse dare l’ok lui saprebbe come operare. Qualche proposta a Faggiano è pure arrivata. «Mi propongono Cavenaghi che ha segnato 15 gol nel campionato cipriota – ammette – ma Cipro non è l’Italia, gli svincolati sono sempre dei punti interrogativi e noi vogliamo valutare bene, pensando prima che fino a gennaio dobbiamo essere questi e provare a fare bene con questo gruppo». Resta l’interrogativo su chi debba fare gol. «Trajkovski e Quaison sono due punte di movimento? Ci abbiamo provato fino alla fine a prendere una punta centrale, forse troppo tardi rispetto a come dovevamo muoverci. I ragazzi che abbiamo sono forti e dobbiamo dargli fiducia insieme a De Zerbi. Da quando sono arrivato non l’ho mai sentita. Io spero che cresca Nestorovski». PERCHE’ IL CROTONE SÌ In molti si chiedono come abbia fatto il Crotone a prendere Trotta e Falcinelli e il Palermo no. «Non è per mancanza di volontà del Palermo – spiega se Trotta non fosse andato a Crotone, Iemmello era qui, c’era già l’accordo, il Sassuolo non se n’è voluto privare. È un giocatore che a me piace, che si adatta a diversi moduli. Se volete sapere se sto lavorando già per gennaio vi dico di sì, con strategie diverse in base alla classifica, anche per il discorso dei centrali che sono tanti». PRESENTE L’obiettivo è guardare la presente. «Dobbiamo lavorare col nuovo allenatore. È successo tutto in fretta, una situazione che non ci aspettavamo. Abbiamo un gioco diverso, c’è un piccolo deficit da colmare e non è stato semplice coi giocatori via con le nazionali». Già anche i problemi di esubero in difesa, visto il passaggio alla difesa a quattro potrebbero avere ripercussioni. «Può essere un problema, ma marginale – ha ammesso . Il gruppo è unito. Gonzalez è rimasto convinto. Il mio lavoro è stato fargli capire che non potevamo svenderlo. Nonostante non abbia giocato e doveva andare via è stimato da tutti i giocatori, qualcuno ha addirittura pensato di dargli dei gradi in più. Vivo lo spogliatoio, e dopo il Napoli li ho guardati negli occhi e ho visto soltanto una carica in più. Per ora è inutile guardare la classifica. Sappiamo che abbiamo un match importante con il Crotone, dobbiamo iniziare a fare bene»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.