Gazzetta dello Sport: “Tedino, un debutto da applausi. Palermo ok, Spezia in ritardo”
“Il ballo dei debuttanti in B se lo godono pochi intimi. Barbera semivuoto (7.000 circa) per la sfida tra i tecnici rivelazione saliti dalla Lega Pro. Vince Bruno Tedino, Fabio Gallo è beffato praticamente da una dormita generale della difesa, gaffe che condiziona gara e risultato, bissata nella ripresa su incursione di Coronado. Reparto da registrare, e in fretta, per i liguri. Sì, il Palermo parte col piede giusto ma è lento, compassato, gioca a tratti e a strappi con evidenti vuoti di memoria e frenate nette. Brilla di più nella ripresa. La macchina da gol e gioco che Iachini portò in A nel 2014 è tutt’altra cosa, Tedino chiede tempo («Non siamo ancora al top»), il suo è un cantiere, si vede a occhio nudo.
SVOLTA Gallo fa scelte logiche: è la prima, a Palermo, e ha tutto da perdere. Attacca con Forte (più predisposto alla copertura, a rincorrere) e infila Giani nei tre di difesa (per l’esperienza dell’ex capitano Spal); Acampora e Juande insieme non giocano. Mediana friabile al solo pensiero, meglio pensare al sodo, per i ricami c’è tempo e del resto pure il quintetto che schiera, in fase di recupero palla non brilla molto. Solo Lopez, versione esterno avanzato, realizza qualcosa. Del resto Tedino, col suo assemblaggio dalla mediana in su, impone accortezza specie se si inventa varianti in corso. Quando sposta Coronado dietro le punte Nestorovski e Trajkovski (4-3-1-2 netto, mobile) raccoglie il vantaggio. Un gol frutto, però, più d’una distrazione fatale di Terzi e Bassi, spezzino doc, che della mossa tattica: stupenda verticalizzazione di prima firmata «Capitan-Nestor», Trajkovski riceve e scatta a sinistra, con una finta si beve letteralmente Terzi infilando un rasoterra a fil di palo che Bassi vede tardi. In pratica il match si decide lì.
PREDESTINATO Il Palermo sta bene attento a non strafare, a non scoprirsi: Sziminski brilla (riducesse l’esuberanza, bene la rudezza, non l’irruenza), Aleesami sulla fascia strappa applausi: su e giù da terzino ad ala vera, non sbaglia nulla, incide molto. La ripresa inizia con una sciabolata di Acampora poco fuori, poi i rosanero riprendono il ricamo, lento ma ora inesorabile, produttivo mentre lo Spezia non riesce ad accelerare, interdire, incidere. Becca anche il raddoppio: slalom di Coronado, ipnotizzando Giani e Capelli, e palla a Nestorovski che torna a casa con un assist e il raddoppio da volpe d’area. A nulla serve virare sul 4-4-2 nell’ultima mezzora allo Spezia: dentro Piccolo (si vede solo su punizione, palla a fil di palo) ma il Palermo cresce. Gestisce la gara, diminuiscono le sue sbavature, anche se Okekere si prende il gusto di sfiorare di testa il gol della bandiera. Il ballo dei debuttanti manda Tedino in copertina”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.