“Più rosa che nero. Nel bilanciamento dei colori che è tornato a vestire questa estate, Tedino vede di più la tinta dolce. L’ultimo test con il Sandonà (6-1) evidenza spunti interessanti. «Siamo contenti perché abbiamo finito un buon lavoro, sono contentissimo di quanto fatto, lo dico con sincerità – ammette il tecnico-. Non ho paura a schierarmi. Alla squadra vanno fatti i complimenti per la disponibilità di tutti, ne sono orgoglioso perché mi piace dire la verità». Allora partiamo da quanto c’è di rosa in una squadra in costruzione. «Di rosa c’è il modo in cui abbiamo giocato su un campo difficile che rendeva complicato essere rapidi e contro una squadra non facile da affrontare. Sapevo che era un test probante, ma tra l’applicazione, la disponibilità e la collaborazione vedo tanto rosa. Di nero c’è l’infortunio di Embalo. Fortunatamente non grave. Solo l’infortunio di Lo Faso è meno breve come periodo di recupero, ma in ritiro tutti hanno sempre delle magagne muscolari. Poi, si sa, nel secondo tempo queste partite si giocano spesso a ritmi ridotti e magari qualcuno non è nemmeno contento. Gli avversari quando prendono quattro gol fanno anche una fase difensiva più esagerata e ci s’innervosisce. Magari mi aspettavo una manovra meno complicata». NUOVO TRAJKOVSKI In evidenza Trajkovski, con una doppietta come Fiordilino, nella nuova posizione di trequartista. Potrebbe essere lui l’erede di Coronado. «Non deve convincere me o altri, ma se stesso d’essere un giocatore determinante. Lo aspettiamo sempre con questa dedizione. Questo ruolo può essere importante per lui e si sta applicando molto in fase difensiva. Coronado aveva questo tipo di miglioria da fare e credo per lui sia lo stesso». IN REGIA Esamina pure Haas, in campo nel secondo tempo e da regista. «Credo sia un giocatore molto forte, interpreta il calcio che mi piace fare ed essendo appena arrivato deve conoscere i compagni, come servirli. Due giorni non sono sufficienti, la stessa cosa vale per Brignoli, che magari in fase di costruzione deve imparare qualcosa. Sono però soddisfatto di lui come uomo, oltre che calciatore. Salvi e Mazzotta? Mi piacciono parecchio: il primo ha avuto un po’ più di spazio, ma faranno bene. È tornato finalmente in campo anche Ingegneri dopo un anno di assenza per l’infortunio al ginocchio. «È un ragazzo che si fatica a trovare in circolazione, soffre in silenzio, non è ancora al top della condizione, ma dopo quell’infortunio grave è importante trovare il campo». Sulle rotazioni tra il primo e secondo tempo infine conclude: «Tutto era preventivato, poi quando ho saputo che Embalo ha avuto problemi abbiamo dovuto fare delle staffette ben precise. Era giusto dare 75 minuti ciascuno, purtroppo per Fiordilino è stato un impegno veramente pesante e giocare contro squadre organizzate di D equivale a correre parecchio. In questa fase è uno sforzo importante». Ecco quanto riportato nell’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport”.