Gazzetta dello Sport: “Tecnici esonerati, 21 milioni senza lavorare. Il Palermo…”

L’odierna edizione de “La Gazzetta dello Sport”, si sofferma sui numerosi tecnici esonerati nel campionato italiano che continuano a percepire lo stipendio dalle squadre che li hanno “cacciati”. Di seguito quanto riportato dall’odierna edizione del noto quotidiano sportivo: “Ventuno milioni e 210mila euro per nulla. A tanto ammonta il denaro che alcune società di Serie A dovranno versare agli allenatori che sono stati esonerati nell’attuale campionato, o in quelli passati, e che non hanno rescisso i loro rapporti di lavoro o non si sono dimessi. Per capirci, Zenga, Ballardini, Iachini e Schelotto non «costano» più. Abbiamo considerato soltanto gli stipendi a perdere della stagione in corso, fino al 30 giugno, ma parte di questi tecnici ha contratti con scadenze oltre tale data o è già stata remunerata a vuoto nello scorso torneo. Per essere più chiari: i 21 milioni – lordi, tasse incluse – rappresentano l’incidenza dei compensi soltanto sul 2015-2016. Sono tanti? Sono pochi? Dipende. Per certi club del calcio di oggi la somma è risibile, per altri rappresenta il budget di un’annata. Uno spreco però, piccolo o grande che sia. Soldi buttati via, anche se i contratti vanno rispettati e non è in discussione la loro legittimità. Dispersione di risorse umane, anche se nessuna di queste persone morirà di fame. Parliamo di dieci allenatori. I «MILANESI» L’Inter ha ancora a libro paga Mazzarri, il Milan deve ancora far partire bonifici mensili per Seedorf e Inzaghi. Mazzarri, fermo dal novembre del 2014, ne ha approfittato per andare in Inghilterra a studiare l’inglese. Ha trascorso un po’ di tempo a Manchester, ospite di una famiglia, come un ragazzo alla pari. Nessuna ironia, il modo migliore per imparare una lingua è mischiarsi con la gente del posto. Come insegnante ha preso Sean Warren, professore dei ragazzi del settore giovanile del Manchester United. A giugno si libererà e non faticherà a rientrare in pista. Seedorf è olandese, con l’inglese non ha problemi, e in attesa di riprendere quota nel calcio si divide tra il Brasile e Milano, dove cura i suoi ristoranti di cucina «fusion». Più difficile la situazione di Pippo Inzaghi, che ha somatizzato lo stress patito nei dieci mesi sulla panchina del Milan. Mazzarri, Seedorf e Inzaghi, per non dire di Stramaccioni emigrato in Grecia, dimostrano come le due squadre milanesi negli ultimi tempi abbiano problemi nello scegliere gli allenatori e come debbano pagare più degli altri per gli errori nel prendere/ lasciare. Milan e Inter devono accollarsi quasi 15 milioni, dei 21 di cui si diceva. I «ROMANI» Stefano Pioli è stato appena licenziato dalla Lazio, è ancora in piena fase di elaborazione del «lutto». Più risolta la situazione di Rudi Garcia: la sua cacciata ha messo le ali alla Roma, Spalletti ha riportato la squadra a marciare con passo da squadra di testa, ma l’allenatore francese è già oltre l’Italia. A giugno dovrebbe risolvere il legame con la Roma, le offerte a quanto pare non gli mancano: Marsiglia, Lione e Valencia hanno manifestato interesse per lui. GLI «ALTRI» Corini, Colantuono, Mandorlini, Sannino, Delio Rossi… Una fetta del «debito» deve onorarlo la provincia e due capoluoghi di Regione come Bologna e Palermo. Una volta il rapporto era rovesciato, gli esoneri abbondavano nelle squadre della seconda metà della classifica ed era più raro che una grande cambiasse in corsa. A cambiare la tendenza è stata forse l’ansia della Champions League, la necessità economica per i club metropolitani di entrare nell’Europa che conta. Una corsa all’oro che induce a decisioni frettolose o di pancia, poco ponderate. Così a debito si aggiunge debito“.