L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha riportato le parole rilascite da Delio Rossi, tecnico del Palermo, in conferenza stampa alla vigilia del match contro lo Spezia. Ecco un estratto dell’artcolo: Il Palermo deve andare avanti senza ascoltare niente. Delio Rossi traccia la rotta delle ultime tre partite. Una cosa è certa, non vuole parlare ancora di playoff. «In questo momento ci sono tre partite da affrontare – spiega il tecnico –nelle quali dobbiamo fare più punti possibili. Nel calcio non c’è niente di scontato e non dobbiamo pensare a lungo termine, ma partita dopo partita. L’esperienza mi dice che se mai andremo ai playoff, dovremo allenarci per i playoff. Non possiamo staccare la spina pensando a queste eventualità. Concentriamoci sullo Spezia, poi affronteremo l’altra in quest’ottica. Non abbiamo la possibilità di ragionare a lungo termine, dobbiamo cercare di fare più punti possibili e poi tireremo una riga». Tre punti oggi, però, non consegnerebbero un matchball al Lecce per la promozione in A. «Gli altri sono artefici del nostro destino, noi no. Non dobbiamo pensare al matchball, non dobbiamo fare questi ragionamenti. La squadra deve pensare di andare al campo con la testa libera. Nel calcio non devi avere paura o pensare agli altri. Se gli altri sono più bravi, tanto di cappello. Noi dobbiamo dare il massimo senza farci turbe mentali. I giocatori di alto livello hanno componenti a livello tecnico, fisico e psicologico. Se manca una di queste non sei un giocatore di alto livello. Se ti abbatti, allora significa che manca qualcosa. La prima cosa che ho detto alla squadra prima di sapere il risultato del Lecce è stata guai a mollare, altrimenti significa che non abbiamo capito niente. Dobbiamo fare come Ulisse o come Omero, che era cieco. Dobbiamo metterci i tappi nelle orecchie e andare avanti, senza badare alle situazioni extracalcistiche». Con Lo Spezia non ci sarà turnover, se non per l’assenza obbligata di Bellusci squalificato e il rientro di Haas a centrocampo. «Disolito quando si fa un minimo di turnover si fa alla terza, non alla seconda gara». MENO FRENESIA Pur non volendo snaturare l’impianto di gioco c’è qualcosa che Rossi vorrebbe aggiustare. «Contro il Livorno ho visto che c’è un po’ troppa frenesia. Il volere crossare, colpire di testa e tirare in porta nello stesso momento. Come primo concetto bisognerebbe mettere la palla aterra, invece c’è la frenesia del risultato. Squadra leziosa? Non credo anche perché bisogna avere anche le qualità per esserlo. Se il problema fosse sentirsi più forti allora sarebbe delittuoso perché non mi pare che la classifica dica questo. Non so come verrà lo Spezia, tutte se la verranno a giocare. Magari chi dovrà salvarsi sarà più arroccato e non credo sia il caso dello Spezia, dobbiamo avere il grimaldello giusto per scardinare tatticamente e tecnicamente queste partite».