Gazzetta dello Sport: “Svolta storica in Serie A. Domenica arriva la moviola in campo, ecco le partite interessate”

“Saranno Milan­-Sassuolo e Torino-Fiorentina (entrambe in programma domenica alle 18) le prime due partite di Serie A scelte per la sperimentazione della Video assistant referees. A vigilare sul debutto della tecnologia ci saranno Domenico Messina, designatore Can A, e Roberto Rosetti, responsabile del progetto italiano sulla tecnologia in aiuto degli arbitri. Il primo sarà a San Siro, il secondo sugli spalti dell’Olimpico. Oggi in Lega a Milano, dove è prevista l’assemblea, saranno forniti altri dettagli in una conferenza stampa, ma l’intenzione è di coinvolgere il più possibile l’opinione pubblica perché siamo di fronte a una possibile svolta storica del calcio. OBIETTIVO COPPA ITALIA Rosetti a Bari, durante il test Var in Italia­Francua, è stato chiaro: «Seguiremo alla lettera il protocollo Ifab, niente salti nel buio». In altre parole i test saranno in questa prima fase off line, vale a dire nessuna comunicazione tra l’arbitro in campo e quello davanti al monitor. Domenica, quindi, Guida a Milano e Calvarese a Torino dirigeranno come sempre e non sapranno nulla di quello che accade davanti ai monitor. Lì ci sarà un collega (Irrati e Doveri) che prenderà nota dei possibili casi certi nei quali sarebbe stato possibile utilizzare la Var per un consulto. Il report sarà sigillato in busta chiusa e poi inviato a Fifa e Ifab che dovranno tirare le somme. In Italia per vedere un test Var aperto (con comunicazione tra i due arbitri) toccherà aspettare il 2017, quando ci saranno prove in queste senso durante delle amichevoli. Obiettivo vero è però la Coppa Italia 2017­2018 quando dai quarti in poi potrebbe entrare in campo la Video assistance. La sperimentazione italiana toccherà tutti gli stadi, le squadre di A e coinvolgerà per intero il gruppo di arbitri del massimo campionato. PROTOCOLLO IFAB Durante il test di Italia­Francia (a proposito: la Fifa replica il 15 novembre con Italia­Germania a San Siro) forse si è andati al di là del protocollo Ifab. L’uso della Var è ristretto a episodi certi non visti. E quindi: capire se un fallo è avvenuto dentro o fuori area; segnalare un gesto violento; evitare scambi di persona su ammonizioni e espulsioni; annullare gol irregolari; assegnare un rigore sfuggito al team arbitrale. Linee guida condivise da Massimo Busacca, designatore Fifa”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”