“È un Ivan Juric con le lacrime agli occhi quello che parla al termine della sfida del Braglia che ha portato il Crotone in serie A: «È l’emozione sportiva più grande di tutta la mia vita e voglio condividere questa gioia con i miei ragazzi che hanno doti morali sovraumane e con la società che è riuscita a portare questa squadra ai vertici del calcio nazionale e voglio anche ringraziarli per aver creduto in me. Soprattutto il direttore sportivo Ursino che con me è stato come un padre. Mi ha condotto sulla retta via anche quando non ero sereno. Anche percé non ho un carattere docile». FUTURO Alla domanda se l’anno prossimo sarà ancora sulla panchina del Crotone, il tecnico rossoblù non ha voluto rispondere: «Godiamoci la festa. Per rispetto della città, della società e della squadra». Uno dei massimi artefici di questo miracolo sportivo è appunto Peppe Ursi no: «Pensare di conquistare la promozione era qualcosa di inimmaginabile a inizio campionato – commenta –. Pensavo che avremmo potuto giocarcela per l’accesso ai playoff, ma la squadra e il tecnico si sono superati. Una impresa unica». PROTAGONISTI Capitan Claiton Dos Santos è il simbolo della felicità. «L’emozione è tanta e questo è il giusto premio per la strepitosa annata che abbiamo fatto. Conquistare la massima serie con questo squadra ha un sapore particolare. Juric prima della partita ci aveva chiesto di essere tranquilli e sereni e finalmente abbiamo conquistato quel punto che ci spalanca le porte della A. Ci bastava il pareggio. L’abbiamo ottenuto». Il gol che ha sancito la promozione è stata segnato da Raffaele Palladino, arrivato a Crotone a campionato in corso. Dice: «È una sensazione bellissima, il mio gol ha culminato quella che è stata una cavalcata unica. La realtà di Crotone è molto piccola, ma abbiamo dimostrato che anche le piccole realtà possono coronare i propri sogni e personalmente mi sono tolto delle belle soddisfazioni in questo campionato; mi sono rilanciato per tornare a giocare in serie». Incontenibile la gioia di Francesco Modesto, uno che nella città di Pitagora è nato: «Abbiamo sudato tanto per raggiungere questo traguardo. Per me è stata una stagione un po’ tribolata a causa di tanti problemi fisici, ma allo stesso tempo resterà indimenticabile». Non ha trovato la rete nella magica serata del Braglia, ma in questa stagione Budimir è stato decisivo: «È un momento speciale per me e per tutti i miei compagni di squadra dal primo all’ultimo giorno abbiamo sempre lavorato con tantissima umiltà». Tra dieci giorni cominceranno i lavori di riqualificazione dello stadio Ezio Scida. Sarà il settore ospiti ad essere monitorato con la posa dei seggiolini. Martedì il Comune, in accordo con la Regione, stabilirà la somma da
destinare al resto della struttura e decidere l’inizio dei nuovi lavori. Attualmente lo stadio ha una capienza inferiore ai diecimila spettatori. I primi lavori serviranno a raggiungere la quota di 11.600 per poi toccare quota 18.000″. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” in merito alla promozione in serie A del Crotone.