Gazzetta dello Sport: “Stoccata Conte: «Mi era stato garantito che avrei lavorato tantissimo. Promesse al vento. Perché sono stato “usato” così poco?». E oggi Tavecchio vede Capello”
“Sospeso tra un passato litigioso e un futuro tutto da scrivere, il presente della Nazionale non può che essere complicato. Anche per via degli attentati in Belgio, a cui nessuno può restare indifferente. Antonio Conte sogna di conquistare l’Europeo sulla panchina che lascerà in estate, ma dalle sue scarpe continuano a fuoriuscire sassolini. O macigni, piuttosto. «Mi avevano promesso che avrei lavorato tantissimo, invece sono stato utilizzato poco – scandisce il c.t. alla vigilia del match di Udine con la Spagna . Si usa ogni pretesto per screditarmi e creare polemiche, ma io ho sempre rispettato la maglia azzurra. Solo avrei voluto essere più “usato” nel mio ruolo». Il riferimento di Conte non è a Tavecchio ma probabilmente all’altra anima della federazione, ovvero Lotito. Fatto sta che il passato è duro da digerire come una scapece leccese, e ora il futuro potrebbe essere friulano come la terra che ospita la Nazionale. Ma sul fronte Capello si va avanti piano. Tavecchio lo vedrà oggi in qualità di sportivo d’eccellenza della regione, tuttavia non è detto che si parli della successione di Conte. Il presidente Figc vuole aspettare le due amichevoli di lusso con Spagna e Germania prima di intavolare qualunque trattativa, anche perché non ha ancora deciso se affidarsi a un «semplice» commissario tecnico o se affiancargli un direttore tecnico che faccia da supervisore. IL TEST Intanto, il presente si chiama Spagna. «Sarà un test importante, contro una delle favorite dell’Europeo. Ci mancheranno dei giocatori, ma questo deve essere uno stimolo per gli altri. Dopo questo doppio impegno non ci sono altre prove e mancheranno due mesi alla stesura della lista definitiva. Devo capire se i nuovi arrivati possano essere utili in vista dell’Europeo o comunque restare in azzurro in pianta stabile. Da qui in poi guarderò con attenzione alla Serie A come agli altri campionati, anche a quello americano: Giovinco non va dimenticato. Ma ovviamente, a questo punto, mi sono già formato un’idea in testa. Di certo, all’Europeo arriveremo con una squadra, non solo come una selezione. E questo mi dà fiducia». OLTRE LA PAURA Ovviamente, anche a Conte è richiesto un commento sulle stragi di Bruxelles. Non si sottrae, ammettendo la paura e indicando la via per superarla: «E’ naturale che siamo scossi, ma concentrarsi sul calcio è il miglior modo di rispondere ai terroristi che non ci faremo rovinare la festa. Siamo colpiti e spaventati, sarebbe assurdo ignorarlo. Poi, però, c’è un evento sportivo e su questo dobbiamo concentrarci: è la maniera migliore per dire che la gioia non va repressa». Felicità che Conte spera di regalare ai tifosi italiani: «Devono soffiare tutti dietro di noi, così in Francia colmeremo il gap con chi ci è davanti», dice. Poi toccherà a qualcun altro. Cannavaro, Di Biagio, Gasperini, Ventura… o magari Capello. Dopo Udine ne sapremo di più”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.