Stellone è il nuovo allenatore del Palermo. Il tecnico avrà poco tempo per plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza ma dovrà anche fare con i conti con le assenze e gli infortuni, soprattutto in difesa dove ha gli uomini contati e in attacco dovrà fare a meno di capitan Nestorovski. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport”:
“Difesa
Senza dubbio è il reparto più in sofferenza, sia per le assenze che per lo stato di forma dei giocatori disponibili. Infortunati Szyminski e Bellusci, nell’immediato il nuovo allenatore Roberto Stellone potrà contare su Struna, Rajkovic, Accardi e Dawidowicz. Le condizioni fisiche di quest’ultimo, però, non sono al meglio: a Venezia il lungagnone polacco, infatti, è andato in panchina perché reduce da un problema muscolare e Tedino non se l’è sentita di rischiarlo, dopo aver perso Bellusci per una ricaduta. Se fosse stato in discrete condizioni, Dawidowicz sarebbe stato preferito al giovane Accardi, in difficoltà alla sua
prima da titolare, tanto da essere sostituito nell’intervallo.
QUALE DIFESA Anche Rajkovic e Struna non sono apparsi brillantissimi in Laguna. Il serbo sta pagando l’impiego con una certa continuità al quale è stato quasi costretto,per via delle tante defezioni, dopo il lunghissimo infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per ben 16 mesi. Per quanto concerne Struna, resta quello più affidabile. La speranza di Stellone è che a Venezia lo sloveno sia incappato soltanto in una serata storta. Al di là dei singoli, però, l’ex tecnico di Frosinone e Bari dovrà anche decidere se affidarsi alla difesa a 3 o passare alla linea a 4: in caso di schieramento a 4, Rispoli e uno tra Aleesami e Rolando, andranno a comporre il reparto arretrato che, prima dei 3 gol subiti venerdì sera a Venezia, era il meno battuto del campionato.
Centrocampo
A centrocampo Stellone potrà contare su tutti gli elementi della rosa. Tra i giocatori di questo reparto, infatti, non ci sono defezioni, né infortunati o diffidati: qui si tratta di scegliere chi sta meglio sia in termini di condizione atletica che di motivazioni, in base al sistema di gioco che il nuovo allenatore deciderà di proporre. Partendo dal presupposto che il Palermo ha necessità di tornare a vincere, ovviamente per la classifica ma anche per recuperare autostima, l’idea Coronado trequartista schierato dietro a due punte, è più di una semplice i potesi, anche perché lo stesso Zamparini ha sempre indicato l’Empoli di Andreazzoli come l’esempio da seguire, pure dal punto di vista tattico.
BOSNIACO OK Jajalo è certamente l’elemento dal quale ripartirà Stellone: nel disastro registrato aVenezia, è stato uno dei pochi a salvarsi. Nel ritorno, il bosniaco ha offerto il rendimento più alto. Sarà davvero impossibile farne a meno. Chochev al contrario appare più in difficoltà. Il bulgaro è crollato psicologicamente, dopo che è stato scalzato da Gnahoré e, da quando ha ritrovato spazio, è sembrato irriconoscibile rispetto alla prima parte della stagione. Decisamente meglio il francese (Venezia a parte), da valutare Murawski, rimasto venerdì in panchina perché reduce da una botta ad un ginocchio.
Attacco
In assenza di Nestorovski (fuori causa per infortunio almeno fino a metà maggio), molto dipenderà dalla verve Coronado: a Venezia si è visto chiaramente quanto il Palermo perda in termini di pericolosità senza il brasiliano, a prescindere dal fatto che giochi sulla trequarti o da seconda punta. Stellone se lo ritroverà riposato e in buone condizioni fisiche, come testimoniano i numeri del girone di ritorno: 7 gol e 3 assist per l’ex Trapani, per altro sempre a segno al «Barbera». E dato che il battesimo di Stellone domani si terrà in casa, questo dato non può che essere di buon auspicio. Per il resto, detto dell’assenza di Nestorovski, l’erede di Tedino dovrà fare affidamento su La Gumina, Trajkovski e Moreo.
QUEL RICORDO Il giocatore più in palla ultima mente è stato senza dubbio La Gumina, capace addirittura di mettere in discussione il posto di titolare dello stesso Nestorovski, prima che il macedone si facesse male contro il Cittadella. Trajkovski ha dato segnali di risveglio (quantomeno contro l ’Avellino) e godrà di un occhio di riguardo da parte di Stellone: tre anni fa, infatti, alla sua prima stagione in Italia, il macedone fece gol al Frosinone che allora aveva in panchina proprio Stellone, sia all’andata (4-1) che al ritorno (0-2) nel match decisivo per la volata salvezza. Moreo parte indietro, anche perché da quando è arrivato a Palermo ha fatto vedere davvero poco”.