Gazzetta dello Sport: “Stellone-Ballardini all’ultima spiaggia. Come soffrire in modi diversi…”

“In comune hanno la classifica, la pettinatura… E poco altro. Roberto Stellone e Davide Ballardini stanno vivendo un momento simile, ma diverso. Male comune: se il campionato finisse oggi, Frosinone e Palermo andrebbero a braccetto in Serie B. Ma mentre il tecnico dei ciociari ha vissuto una stagione relativamente tranquilla, tensione per i risultati a parte, l’allenatore rosanero deve guardarsi costantemente alle spalle. Si sa, con un presidente come Zamparini, la fucilazione può arrivare all’improvviso e senza processo. Al «Balla», come lo chiama il patron, furono fatali 4 sconfitte in 7 gare, a cavallo tra novembre e gennaio, oltre alle incomprensioni con parte dello spogliatoio. Richiamato a metà aprile, è partito con un punto in 2 partite e a Frosinone domani, nell’anticipo dell’ora di pranzo, si gioca il grosso delle chance di restare in A. Non la panchina, almeno stando alle parole di Zamparini il giorno della firma sul contratto: «Ballardini resta anche se retrocediamo». Chi ci crede? FILOSOFIE OPPOSTE Certo, i mugugni si sono alzati anche dalle parti del Matusa, dopo qualche rovinosa sconfitta del Frosinone. Ma la panchina di Stellone non ha mai tremato sul serio. Il presidente Maurizio Stirpe si sente probabilmente in debito con l’allenatore che ha condotto per la prima volta il club in Serie A e vuole concludere con lui un campionato che, comunque andrà, rimarrà storico per la città. E se dovesse riuscire nel miracolo di salvarsi, il rinnovo del tecnico sarebbe addirittura automatico (c’è una clausola nel contratto che lo prevede), sempre che Stellone voglia restare. Per ora l’ex attaccante deve accontentarsi di essere l’unico allenatore delle ultime 7 in classi­fica a essere seduto sulla stessa panchina dalla prima giornata. Verona, Palermo, Carpi, Bologna, Samp e Udinese hanno cambiato guida. Il Frosinone no e spera che la continuità e la serenità alla fine paghino. Filosofia opposta a Palermo, dove sono stati addirittura 7 i tecnici ad avvicendarsi. Oggettivamente troppi per mantenere tranquillo l’ambiente. Anche se una vittoria al Matusa darebbe fiato per la volata finale. Tutto per ora dipende dal Carpi, quart’ultimo a quota 32 punti: 3 in più dei siciliani, +2 sui ciociari. LE ASSENZE Allo scontro diretto il Frosinone si presenta dopo le polemiche di Verona. La sconfitta per 5­1 contro il Chievo, con la squadra che ha finito in 9 uomini, non è stato gradito da Stellone. Domani mancheranno gli squalificati Ajeti e Chibsah, ma l’ansia è tutta per Dionisi e capitan Frara. Si sperava che l’attaccante fosse recuperabile, dopo aver già saltato le ultime tre partite, ma il forfait è oramai quasi certo, così come quello del centrocampista, che si è fatto male in allenamento ieri. Due squalificati (Vitiello e Struna) anche per il Palermo, che nel turno infrasettimanale in casa (ma senza tifosi) si è aggrappato con le unghie all’Atalanta, strappando un pareggio nel finale. Ecco, il pareggio al Matusa non servirebbe a nessuno. Cadere nel burrone in due non è meglio che da soli”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.