Gazzetta dello Sport: “Stasera torna la serie B, le cinque domande al campionato…”
“Dov’eravamo rimasti? Le vacanze sono finite, stasera suona la campanella con l’anticipo e da domani riprende il cammino della B, con una giornata spalmata in quattro giorni. Serve un riepilogo. 1 Cominciamo dalla classifica? Cagliari e Crotone viaggiano come treni. Per trovare due leader così bisogna tornare al 2012-13 quando Sassuolo e Livorno avevano 48 e 46 punti: l’anno dopo c’erano Palermo a 40 ed Empoli a 39, la stagione scorsa Carpi a 43, Frosinone e Bologna a 34. I 46 punti di Rastelli e i 45 di Juric pesano. La domanda di Capodanno è stata: dureranno? Probabile, se ripartono con lo stesso piglio. Lunedì c’è lo scontro diretto, tra l’altro in uno stadio rimesso a nuovo: una bella presentazione. Il torneo invece ricomincia stasera con SpeziaBari, due candidate alla promozione che invece (soprattutto i liguri) sono in ritardo. E domani c’è un derby rovente come Avellino-Salernitana: l’auspicio è che il contorno lo arricchisca e non lo rovini. 2 Cosa altro aveva detto l’andata? Che la B piace e la gente va volentieri allo stadio. La media di quasi 7.000 persone a partita è significativa e il merito è anche della valorizzazione dell’immagine del campionato (minata dal calcioscommesse) che è riuscita a dare la Lega B. E siccome lo spettacolo prescinde dai gol, il record di spettatori cozza con quello delle segnature: solo 543 nell’andata, media 2,3 a partita (ne manca una); nei 12 tornei a 22 squadre è il quartultimo bottino, ben lontani dalle 594 reti del 2012-13 e anche dalle 562 della stagione scorsa. 3 Marco Baroni, tecnico del Novara, ha detto che una sosta così non va bene. Perché? Ha ragione. L’idea iniziale di giocare nelle vacanze per poi fare un lungo stop a gennaio era stata accettata a fatica, ma piaceva: consentiva ai tecnici di rifare la preparazione, di convivere serenamente col mercato e di recuperare gli infortunati. Ora siamo sotto i 20 giorni e tutto ciò può valere solo in parte. Ma i tempi sono stati accorciati perché a giugno ci sono gli Europei e, per non strozzare ancora i playoff, da qualche parte bisognava rubare giorni, quindi… 4 Durante la sosta s’è parlato dell’addio al calcio di Sodinha. Ci mancherà? Non tanto per quello che ha fatto in questa stagione (3 spezzoni), ma perché è un simbolo. La classe del fantasista del Trapani, ex Brescia, è di quelle rare e – al di là delle considerazioni sul suo fisico poco atletico – mancherà in un campionato nel quale i giocatori di talento non sono diffusissimi. Si è notata anche la carenza di squadre con una precisa identità, capaci – come si suol dire – a «fare la partita». Ma il campionato piace lo stesso, soprattutto per l’equilibrio che regala sempre molti colpi di scena. 5 Sono anche emerse difficoltà per alcune società. Che succede? Colpiscono le vicende giudiziarie del Cesena e le difficoltà del Lanciano. Fa discutere il modus operandi del Latina, si sa che il Modena è in cerca di nuovi proprietari (e sembra che qualcosa si muova) e che la svolta del Vicenza è ancora in divenire. L’auspicio è che i problemi esterni non ricadano sul campo. E comunque, ci sono anche club che crescono e che lavorano a nuovi stadi, vedi Cagliari, Crotone e Pescara. 6 Stasera si ricomincia con la novità del cartellino verde: cos’è? La Lega B, sempre attenta alla materia, vuol premiare gesti di fair play dei calciatori. Se in una partita qualcuno si distingue per un comportamento lodevole, l’arbitro lo segnalerà al delegato di Lega e poi, una volta al mese, verranno comunicati i gesti segnalati. Non sarà un rito di ogni gara, ma l’auspicio è che lo diventi. Perché di fair play e sportività non ne faremmo mai a meno. E se si cominciasse proprio da Avellino Salernitana, sarebbe il top”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”