L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le pagelle dei calciatori del Palermo nella sfida col San Tommaso:
6,5 LANGELLA IL MIGLIORE Detta legge ovunque, gol fantastico, di potenza e classe. Predica nel deserto, non ha collaborazione dal tridente
6 PELAGOTTI Ordinaria amministrazione, non ha colpe sul gol visto che Alleruzzo gli spunta davanti all’improvviso sul palo di Branicki. – 6 DODA Si batte bene nei 42’ che gioca, poi l’entrata spericolata di Alleruzzo lo manda ko con mister Pergolizzi che a fine gara è preoccupato per le sue condizioni. – 5,5 PERETTI: Una gara giocata senza infamia e senza lode, ma fa certamente rimpiangere Doda. – 6 LANCINI: Effettua il compito con diligenza ed accortezza, di suo aggiunge praticamente nulla. – 5,5 CRIVELLO: Qualche svarione di troppo fortunatamente non sfruttato dai padroni di casa. Cala nettamente nel finale del match. – 4,5 VACCARO: Nel momento finale della sfida con gli irpini, cioè nella fase più importante si lascia andare ad una grossolana ingenuità, ma anche prima la sua prestazione era stata certamente insufficiente. – 5,5 MARTIN: Comincia bene rivelandosi il metronomo dei rosanero, intorno a lui gira tutto. Poi strada facendo si spegne fino a scomparire del tutto. – 5,5 MARTINELLI: Spinge poco, discontinuo, sembra quasi che avesse il freno a mano tirato. – 5 FELICI: Corre ma spesso lo fa a vuoto. Mai un guizzo vincente che possa lasciare una traccia. – 5 SILIPO: Come Felici, incide poco. Appare bloccato dalle maglie irpine e non trova uno sbocco utile. – 5,5 RICCIARDO: È l’unico li davanti a battersi come un leone, specie inizialmente. Poi però scompare dai radar e non risulta mai pericoloso per la difesa del San Tommaso. – 5 SFORZINI: Entra a 8’ dalla fine, ha la palla della vittoria ma la spreca clamorosamente da ottima posizione. Per uno come lui, un errore da sottolineare e che non gli permette di rendersi utile dopo l’infortunio. – 5 FLORIANO: L’ex barese sembra un pesce fuor d’acqua. Perde tutti i contrasti e risulta prevedibile in ogni occasione. Pergolizzi lo giustifica: «Aveva l’influenza». – 5 FICARROTTA: Entra con l’intento di spaccare il mondo, visto che i compagni di reparto vanno in bianco, ma questa resta solamente una pia intenzione. – 5,5 ALL.PERGOLIZZI: I numeri dicono Palermo capolista ed è un dato indiscutibile, ma questa squadra dimostra in Irpinia di non avere una grossa identità, smarrendosi alle prime difficoltà. Alcuni atleti sembrano troppo nervosi e fuori fase.