Gazzetta dello Sport: “Squadra da aiutare, non da contestare. L’analisi di Ignazio Arcoleo”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta l’analisi di Ignazio Arcoleo, in merito alla situazione ambientale che circola attorno al Palermo. Ecco il pensiero dell’ex allenatore rosanero:

“Gli ultimi avvenimenti che si sono verificati attorno alla società mi hanno imposto una riflessione da spettatore neutrale. Da un parte non mi permetto di entrare nel merito delle questioni che sono all’attenzione della magistratura, perché sono un garantista per principio e fino quando non ci sarà un verdetto non è mia abitudine puntare il dito contro nessuno. Dall’altra parte dico che, vivendo in un regime democratico, ognuno di noi è libero di esprimere le proprie idee nel rispetto degli altri senza trascendere in atti volgari o violenti. Come spesso succede nel calcio, nei momenti in cui le squadre sono in difficoltà, è normale che ci sia malcontento da parte della tifoseria, in questo caso alla luce di una retrocessione e delle vicende che riguardano l’inchiesta giudiziaria. E’ ovvio che ognuno di noi cerca di capire ciò che sta succedendo ma è anche giusto che lo faccia nel rispetto della società e dell’uomo Zamparini, che può avere commesso i suoi erroricome tutti esseri umani. A maggior ragione prendersela con la squadra in questo momento in cui la stagione è ferma ha poco senso. Sono stato giocatore, allenatore e sono da sempre tifoso del Palermo e nel lungo cammino con questi colori ho avuto sempre sotto gli occhi, nei momenti belli e in quelli brutti, l’atteggiamento di una tifoseria tra le più pacifiche e più passionali, al punto di non ricordare episodi negativi ascrivibili ai nostri meravigliosi tifosi. Sono persone perbene e non dei delinquenti. Per questo non riesco a trovare una spiegazione a quello che è successo la settima scorsa al campo di Boccadifalco, stento a crederci perché la nostra tifoseria è uno delle più esemplari a livello internazionale. Come mi viene difficile credere a tutto quello che è accaduto in questi giorni. Ribadisco che ognuno di noi debba esprimere le proprie idee con un senso di critica costruttiva. Tutto quello che è successo fuori dal campo vaarchiviato. Pensiamo alla gara di Coppa Italia col Francavilla. La squadra ha bisogno di sentirsi sorretta e non contestata. Immagino che ci saranno pochi spettatori. Voglio lanciare un appello: chi vaallo stadio lo faccia con l’amore di sempre.”.