L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sullo Spezia e la ricerca di un nuovo allenatore.
Sarà stata, quella contro la Ternana, l’ultima partita di Max Alvini sulla panchina dello Spezia? Quasi certamente sì, sebbene l’a.d. Gazzoli abbia parlato della necessità di «un confronto lucido con la proprietà, pur consapevoli di non essere soddisfatti dei risultati». Ironia della sorte, è un giocatore tenuto dal tecnico spesso ai margini (da che parte sta la ragione?) come Verde, a dare il via al gol del 2-2 e consentire ad Alvini di chiudere almeno con un pareggio la sua avventura. Dal tiro del fantasista, la respinta di Iannarilli e il tap-in di Moro, che lo sfortunato Capuano ha deviato in porta.
Tensione Non si è placata l’ira dei tifosi, che ce l’hanno soprattutto con il d.g. Macia e il d.s. Melissano, relegati nella deserta tribuna di uno stadio da finire. Un doppio colpo di testa, sempre da corner dell’eccellente Falletti, ha portato sempre avanti l’esordiente Breda, prima con Casasola e poi con Diakité. In mezzo la rete in mischia di Bertola. È stato il quarto pareggio interno di fila dello Spezia (prima tre 0-0, come nel recupero a Lecco), troppo poco e troppo pochi i 10 punti in classifica. Per tutti pagherà Alvini: in lizza per sostituirlo Iachini, D’Angelo e Maran, oppure soluzione interna (Vecchio o Terzi con Lorieri).