“Sempre scontroso, secco, poco incline alla ricerca della simpatia, Luis Enrique va avanti per la sua orgogliosa strada cercando di seguire le orme di Pep Guardiola. Calcisticamente solo in parte, sicuramente a livello di palmares. Il nuovo allenatore del Manchester City lasciò il Barça dopo 4 stagioni incredibili con 14 successi nei 19 trofei disputati. Lucho viaggia al ritmo del catalano. SETTE SU NOVE Pep, nel 2009 al debutto nel calcio d’elite dopo la vittoria nella Tercera (quarta serie) col Barça B dell’anno prima iniziò subito con l’inedito sextete vincendo i primi 6 titoli che gli si presentarono: Liga, Copa del Rey, Champions League, le due Supercoppe e il Mundialito. Luis Enrique si è dovuto accontentare del pokerissimo perché un anno fa di questi tempi perse la Supercoppa di Spagna contro l’Athletic Bilbao. Guardiola proseguì vincendo un’altra Liga ma uscendo da Copa del Rey (col Siviglia) e Champions (con l’Inter di Mou). E iniziò la terza stagione con un nuovo successo in Supercoppa di Spagna. Luis Enrique nella seconda stagione ha rifatto il doblete LigaCopa del Rey con l’eliminazione europea per mano dell’Atletico. Stanotte (alle 23) difficilmente lascerà la Supercoppa di Spagna al Siviglia, dopo il 20 ottenuto con Suarez e Munir al Sanchez Pizjuan. Salvo rovesci clamorosi dunque Lucho è pronto a portarsi a 8 trofei su 10 come Guardiola a suo tempo, per poi ripartire alla caccia di Liga, Champions e Copa del Rey: Pep nella terza stagione vinse i primi due portandosi a 10 su 13. TANTI ASSENTI Il Siviglia è pieno di assenti per infortunio e Sampaoli ha convocato vari canterani e annunciato diversi cambi rispetto all’andata. L’argentino non ha alzato bandiera bianca, «abbiamo ancora una possibilità», però sembra sia già con la testa all’esordio in Liga, sabato in casa col Las Palmas. All’andata la sua squadra ha lottato per un tempo prima di cedere il campo agli avversari. Domenica il Barça già senza Neymar ha perso rapidamente Iniesta e Mathieu (2 e 3 settimane di stop rispettivamente) e ora sta affrontando la questione portieri: Luis Enrique ieri ha detto che ne vuole tre e il brasiliano Diego Alves del Valencia sembra il prescelto per sostituire Claudio Bravo. «Io però penso solo alla finale», ha tagliato corto Luis Enrique. E a tenere il forsennato ritmo di Guardiola”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.